Arrampicare alla castello provenzale è sempre difficile, la quarzite compatta e le fessurine cieche, soprattutto sui primi 100 metri di parete, rendono ostiche le letture dei passaggi.
Sul primo tiro di 6c la scalata è tecnica e e poi fisica nel diedro, con un passaggio più difficile, dove ci si trova con i piedi un po’ in spalmo e delle piattone in mano. Bisogna avere un po’ di decisione per andare oltre e le prese tornano buone. Il tiro successivo a nostro avviso è più difficile e la qualità dei chiodi un po’ minore all’aspetto. Qua noi abbiamo trovato un chiodino a lama che ci è rimasto in mano su un passaggio parecchio delicato, aumentando di non poco l’ingaggio del tiro. Si parte con ribaltamento aereo su una bella placca fessurata tecnica alla quale segue una sezione intensa di una decina di metri molto verticale con alcune piccole fasce strapiombanti su prese abbastanza buone ma lontane. La lunghezza termina con alcuni passaggi finali ancora atletici ma belli ammanigliati, da proteggere.
Il 4° ed il 5° tiro sono più facili e molto belli, con bei passaggi aerei su lame e diedri alternati ad alcuni tratti più delicati, tutto prevalentemente da proteggere. Sul 4° tiro in particolare non abbiamo visto nè i 2 chiodi nè il nut incastrato presente sulla relazione dei risistematori della via. Presumiamo che con la creazione della nuova linea di spit che interseca da destra (argh) siano stati rimossi. Il 6° tiro è unico nel suo genere: un tetto molto strapiombante divertentissimo una volta superato il timore iniziale. Ci si porta prima con una sezione facile fino ad un tettino chiuso da impugnare rovescio e proteggere con cordone su clessidra, poi si risale una lama buonissima e con un paio di ottimi friends si raggiunge la fessura camino finale meravigliosa nella quale ci si incastra un po’ (provate anche il ginocchio, entusiasmante). Da qui ci si protegge bene sui due chiodi in uscita e si supera l’ultimo passaggio con ottime presone sul bordo.
Ultimo tiro ancora carino molto facile per uscire.
Super via, seppur breve.
L’ingaggio comunque c’è nonostante i due tiri più duri siano ben chiodati (richiedono di integrare con max 2-3 friends per tiro).
Per noi che siam scarsi il terzo tiro potrebbe forse valere anche un 7a. Di sicuro è più difficile e continuo del tiro precedente.
Il tiro del tetto invece non è paragonabile a quelli sotto, per quanto molto fisico ed intenso, magari potrebbe essere un 6b+ (a patto che si recuperi lo zaino dall’alto, altrimenti non si passa proprio).
Con Steu la guide che si ingaggia quando gli rimangono i chiodi in mano! (P.s. non fate i gaggi come noi e portatevi un martello).