Percorrere tutto il sentiero fino al rifugio Coca e poi addentrarsi nella conca retrostante in cui si trova anche un laghetto. La conca è dominata sulla sinistra da una bastionata frastagliata di cime interrotta solo dall’evidente Passo di Coca a nord.
Addentrarsi inizialmente in direzione del Passo di Coca fino a quando non si nota chiaramente sulla sinistra un grosso canale che, con andamento ascendente da destra a sinistra, va ad incassarsi sempre più tra due alte pareti rocciose fino ad una svolta a sinistra. Risalire il canale con pendenze via via crescenti (da 40° a 55°) fino a giungere alla svolta.
Qui, dove il canale più si restringe (sosta su chiodi e cordino sul lato destro del canale), si trova un primo salto ghiacciato (75°). Superatolo, poco più in alto si trova il secondo salto, più impegnativo (80°-85°). Si prosegue poi su neve su pendenze che, da 60°, progressivamente si riducono fino a 50° mentre il canale sempre più si allarga fino a giungere alla fine alla Bocchetta di Scais. Alla destra della bocchetta parte la cresta della Fetta di Polenta. Tenendosi inizialmente a sinistra del filo di cresta si risale un breve canalino di roccia e ghiaccio (II, sosta in loco) e con un breve tratto di pendio ripido (50°) si guadagna il filo di cresta. Lo si segue fedelmente su pendenze che via via si riducono fino alla cima, in piano ma affilata.
Per la discesa ci sono 3 opzioni:
1. ridiscendere alla Bocchetta di Scais per la cresta appena percorsa (opzione più veloce);
2. proseguire sul filo in direzione est fino al primo intaglio in prossimità del Torrione Curò e poi scendere per ripidi pendii sul versante nord fin quasi alla conca sottostante;
3. dalla cima scendere, obliquando verso est, per i ripidi pendii che conducono alla conca sottostante. In ogni caso dirigersi poi ala sella posta a nordovest della cima del Pizzo Redorta (in discesa dalla Bocchetta di Scais oppure in salita dalla conca) e con lunghi traversi discendenti in direzione ovest giungere fino al rifugio Baroni. Da qui con comodo e lungo sentiero arrivare fino all’abitato di Fiumenero (6 km da Valbondione)
- Cartografia:
- Kompass n. 104 - Foppolo Valle Seriana
- Bibliografia:
- Ghiaccio delle Orobie - V. Cividini e M. Romelli
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