Ferlette (Cima) dal Ponte Murao per la Sella Spa e il Vallone Raschera

Percorso molto lungo, non sapendo quale fosse il Ponte Murao sono partito dal primo guardo che si incontra, allungando ancora di 1 km. La pista sterrata è completamente pulita (eccetto due brevissime lingue di neve) fino alla Sella Piagna. Più discontinua nei tratti meno assolati fino al bivio della Sella Spa, e ancora molto discontinua fino al Gias Pisciasso dove finalmente si possono calzare le ciaspole. Oggi rigelo molto sostenuto, con neve quasi marmorea, quindi ciaspole non indispensabili ma meglio ai piedi che sul groppone.
Arrivato rapidamente, tutto sommato, al vallone Raschera, senza fare il giro del Bocchino della Brignola, percorso innevato, sono salito ripidamente dalla dorsale E/SE completamente spoglia di neve, percorso ripido con un po’ di slalom tra cespugli di ginepro e rododendro ma si sale abbastanza comodi.
In discesa, a 2200 m incontrata la neve ho rimesso le ciaspole (ora necessarie visto che nel frattempo il sole stava facendo mollare la neve) ho compiuto la breve deviazione raggiungendo il
Lago Raschera (inizio del disgelo) e quindi scendendo per avvallamenti al Gias Raschera.
Ciaspole ai piedi fino al Gias Pisciasso, un po’ penosi i nevai discontinui nei pressi della Sella Spa per i continui sfondamenti ma sarebbe stato un continuo togli-metti delle ciaspole.

Gita lunga quanto basta, che mi è piaciuta molto. C’è molta strada ma è scorrevole specialmente in discesa. Ambiente molto selvaggio e a torto poco frequentato in questo periodo.
Con il senno di poi, non avendo abbandonato le ciaspole sotto, si sarebbe potuta compiere la traversata alla Punta del Lusco.