Fenetre (Tete de) da Saint Rhemy

Fenetre (Tete de) da Saint Rhemy
La gita
pedrito
4 10/03/2021
Accesso stradale
Ottimo
Osservazioni
Visto valanghe lastroni esistenti
Neve (parte superiore gita)
Polverosa pesante
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
1600

Si parte su stradina ancora ben innevata su neve durissima marmorea/ghiacciata (si vedono luccicare le tracce di ski); dopo il ponte stradina con 1 cm irregolare di neve farinosa, che non serve a nulla… fino al traverso prima nella discesa e attraversamento del torrente. Da qua canalone (BR) su neve ghiacciata attraversata la strada proseguimento del canalone si sbuca sul pianoro. Qua la farinella umida di riporto eolico è più presente e alterna tratti ghiacciati (qua pochi e solo sulla strada) a qualche tratto di crosta non portante, soprattutto se si taglia direttamente verso Montagne Baus e non si segue la strada. Da qua bella traccia per il Fourchon. Dal Bivio per la Fenetre traccia da ribattere completamente per pendio di crosta non portante alternata a tratti di farina eolica su fondo duro, Crestone finale costituito per tratti da crosta da vento non portante e qualche accumulo farinoso (pochi). Tracciato e arrivato su punta intonsa. Già al ritorno il vento sostenuto, che mi ha accompagnato per tutta la gita aveva già ricoperto un po’ la traccia… e la neve già si umidificava ma non creando zoccolo. Prima parte del canale a scendere già bella marciotta con poco grip… ho optato allora per il lungo del traverso sulla strada ben percorribile (sicura: ha scaricato già tutto quello che doveva) su traccia ancora ghiacciata e qualche tratto delicato, da percorrere su buona traccia (bastano racchette un po’ serie… no necessari ramponi). Arrivato al tornante (bivio per la traccia che va al colle di S.Rhemy) sono passato per lungo e moderata discesa per le Pred d’Arc e ricollegato con la traccia di salita ( fino a qua neve marciotta, ma no zoccolo). Dalla risalita sotto il tunnel traverso ho trovato sempre tutto ghiacciato (expo nord prende solo un poco alla mattina) fino al ponte e anche sulla strada neve un po’ meno ghiacciata complice il vento sempre freddo, che mi ha accompagnato ¾ di gita.
Meteo spettacolare abbastanza fresco (in punta mi è venuta bollita alle mani..) e sole molto forte e arrabbiato.

Alcune considerazioni:
sia la Fourchon che la Tete, come qualche Gulliveriano ha già suggerito sono BR o BS, perché prevedono nella parte bassa la risalita in ripido e lungo canalone non banale con le racchette (dipende certo sempre dal tipo di neve). Il traverso della strada seppur non ripido è esposto a valanghe (valutare bene) ed a traversi su neve dura, che con poca traccia possono essere esposti a scivolata per pendi ripidi (portarsi ramponi)
Classica gitone di Escursionismo Invernale di ampio respiro, con tratti ripidi, lungo avvicinamento, ambienti diversi, di cui soprattutto il vallone finale è una bella “chicca” Panorama notevole, peccato solo per il Tunnel.. ma si sa non tutte le ciambelle vengono con il buco. Se posso consigliare con neve sicura è più interessante in Inverno-Primavera. Consiglio di portare con sé i ramponi anche se non li ho usati.
Giocato l’ultimo Jolly concessomi per la VDA , mi sa che da adesso in poi si dovrà appendere le racchette al chiodo…
Visti 6 gruppi di scialpinisti+guida, ma dal mio itinerario mi ha proceduto un collega di racchette e poi un gruppo di scialpinisti, per il resto sempre solo. Unico sulla Tete, discreto affollamento infrasettimanale sulla Fourchon…

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