
Mitica salita, salita alla ribalta negli ultimi anni con il passaggio del Giro d’Italia.
La strada da Pradleves sale inizialmente molto dolce., Dopo 7 km abbastanza tranquilli si giunge a Castelmolino, dove inizia la parte più dura della salita.
Qui si svolta a destra e le rampe non lasciano più dubbi, pendenze sopra il 10% con punte anche del 16%.
Sarà tutto così fino a Castelmagno, 5 km che portano proprio sotto il santuario.
Poi la strada si restringe (a inizio stagione una sbarra vieta l’accesso ai veicoli) e spiana compiendo un lungo semicerchio per immettersi nel vallone sovrastante, in un ambiente davvero meraviglioso.
Superato un ponte con un alpeggio vicino, si torna a salire più decisamente, anche se le pendenze sono regolari, sempre attorno al 10%, solo un lunghissimo rettilineo mette alla prova la tenuta psicologica.
Si raggiunge la Malga Martini con una serie di curve, malga che dicono essere la più alta d’Europa.
Le ultime energie si spendono su una serie di tornanti, che portano al bivio per il Colle d’Esischie, che si tralascia almeno al momento.
Ultima lunga tagliata in diagonale, con pendenza ora più comoda, e si raggiunge, dove è presente la statua dedicata al Pirata 2481 m.
Sui prosegue in discesa sul versante Valle Stura per circa 2 km, molto suggestivi con passaggi nella roccia, raggiungendo il colle di Valcavera 2416 m.
Dal colle si apre una bellissima vista sull’altipiano di Rocca la Meja, che però non si vede inizialmente.
Con una prima discesa e qualche saliscendi, percorrendo le famose ‘strade bianche’ (sterrate) si raggiunge il colle Bandia 2408 m.
A questo punto, si possono avere più opzioni. O salire brevemente ai due colli sovrastanti, colle Ancoccia 2533 m. e colle del Mulo 2527 m., tramite una strada militare in cattivo stato, molto sassosa e non facilmente pedalabile in salita. Per la discesa conviene tornare al Valcavera e quindi al Colle Fauniera.
Oppure si può continuare con saliscendi lungo la strada, fino a raggiungere il Colle del Preit (dove riprende l’asfalto) e da qui scendere lungo la val Maira fino a Dronero e poi tornare a Pradleves.
Terza possibilità, è di fare dietro front fino al Colle Fauniera, scendendo in Valle Stura fino al bivio per il Colle di Esischie, che si guadagna con una brevissima salita, e scendere in Val Maira dal vallone di Marmora. Anche qui bisognerà però raggiungere Dronero e ritornare a Pradleves.
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