Bella escursione nell’entroterra di Dolcedo, che permette di esplorarne la vallata su entrambi i versanti. Con il GPS nessun problema a reperire l’itinerario corretto, le stradine prima e i sentieri poi sono ben segnalati con cartelli e tacche bianco-rosse. Inoltre la camminata si svolge quasi sempre sotto agli ulivi e nei boschi, che garantiscono un’ottima ombreggiatura e proteggono dal sole estivo. Partendo alle 8.15 siamo rientrati a Dolcedo alle 13.45, soste incluse (facendo però “solo” il Faudo) e senza patire troppo il caldo. Così sono 20.8 km, non male.
Incontrati molti cavalli al pascolo tra il Passo della Vena e il Faudo, e qualche sparuto escursionista tetesco che saliva da S. Brigida.
Fontana a S. Brigida funzionante, l’unica acqua sul percorso a parte le fontanine nei paesini che si incontrano nella parte bassa.
Sempre spettacolari i tratti di sentiero in pietra, tenuti benissimo, e le bellissime viste sulle Liguri e sul mare.
Con mio figlio Riccardo.