Faudo (Monte) e Monte Follia da Dolcedo per il Passo della Valle

Faudo (Monte) e Monte Follia da Dolcedo per il Passo della Valle
La gita
giada
5 17/06/2016

Grande gita, da fare in una bella giornata come quella di oggi, da evitare in estate per il caldo e le nuvole che si ammassano verso il Faudo! Favolosa cavalcata sulle tre dorsali che fanno da corona a Dolcedo, utilizzando le vecchie Vie Marenche, tra chiesette, borgate, ulivi, boschi e prati, immersi nella pace dei monti a ridosso del mare, con un occhio nel verde dei monti ed uno nell’azzurro del mare e del cielo. In questo periodo poi le ginestre in fiore fanno da cornice a questo giro, in alcuni punti creano un tunnel fiorito di colore giallo che contorna il sentiero. Oggi una favolosa leggera brezza ha reso la giornata splendida e fresca, ho incontrato due fungaioli sopra Santa Marta e due mtb al Passo di Bastia. Sul Faudo c’era un folto gruppo di cavalli al pascolo, purtroppo queste splendide creature sono lasciate allo stato brado tutto l’anno e abbandonati a se stessi fino a quando non li catturano per macellarli e molti sono affetti da una brutta tosse….. Splendido il panorama di cui ho potuto godere tutto il giorno, le isole erano tutte li che se allungavi una mano ti sembrava di toccarle.
Purtroppo devo dire che la descrizione del giro era molto scarna, così ho integrato l’itinerario lacunoso e sbagliato in alcuni punti, soprattutto la discesa da Santa Brigida verso Bellissimi e Dolcedo è un dedalo di mulattiere e strade, sono andata ad intuito ma due volte ho dovuto chiedere info a contadini e abitanti del posto per ritrovare la strada giusta per Dolcedo; inoltre ho aggiunto l’anello col Monte Follia che permette di fare un giro più ampio e toccare due punte vicine, dando l’occasione di vedere i resti del vecchio Castellaro ed evitare la strada che sale sul Faudo.
Dal Passo di Vena in poi, nel giro descritto, fino a sopra Trincheri vi sono le fettucce di due colori, rosso e azzurro, del Ultra trail della Maddalena (UTM) svoltosi il 5 giugno, nessuno vieta di metterle ma ci si aspetterebbe che una volta svolta la gara i boschi vengano subito ripuliti, e queste fettucce, numerosissime, vengano tolte invece di lasciarle ad inquinare la natura! Ho saputo di questo trail dalle scritte e frecce trovate e dagli abitanti del posto.
Io ho posteggiato prima di entrare in Dolcedo nel posteggio a destra sotto la strada, da qui in breve sono entrata in paese e passata la chiesa ho raggiunto il bel ponte di Ripalta ed ho proseguito con l’itinerario.
Giro che sicuramente consiglio in una bella giornata!

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