Le Info in merito alle condizioni (nel caso specifico della gita odierna), che tutti vanno cercando come il pane..guai se manca/..no..sono di una cresta che, sintanto che si fa d’estate tanto quanto, fa quasi sorridere. C’e’ persino la possibilita’ di sfuggire in ogni momento alle massime difficolta,’ con aggiramenti o sull’uno o sull’altro versante. In inverno c’e’ da fare solo un po’ piu’ d’attenzione, dove allo scarponcino e’ sufficiente alle volte applicargli un paio di ramponi, all’occorenza aggiungervi una piccozza, e nei casi dove occorre procedere in massima sicurezza (se il caso lo richiede), tirare fuori anche la corda ( da noi pure usata a scendere un tratto esposto). Fatta con questo criterio, una cresta ( non una qualsiasi), che la si segua d’estate come d’inverno non e’ che cambi molto..il maggior impegno consiste nel contrastare al meglio gli ostacoli e le difficolta’ maggiormente riscontrabili nella brutta stagione, per le quali bisogna in un certo qual modo essere preparati. Ramponi che abbiamo messo gia’ all’opera, all’atto di prendere su dritti in direzione del Pintas abbordato senza passare dal Colle delle Finestre, al momento irrangiungibile con mezzi motorizzati. Il nostro l’abbiamo lasciato al tornante sotto al Pian dell’Alpe per strada bianca di li in poi. Neve con buon rigelo in cresta . Le solite dovute e necessarie precauzioni, e cosi via fino in punta. Poi giu’ su terreno facile costantemente e abbondantemente innevato, al Colle della Vecchia. Tagliata la strada dell’Assietta riguadagnato il Pian dell’Alpe, scendendo giu’ diretti dal canale a tratti faccia a monte, su crosta non portante. Tolti i ramponi solo una qualvolta giunti all’auto. Non si e’ visto molto di cio’ che avevamo attorno..per tempo maffo, e nevicata in corso..non fosse che i paesaggi quelli ormai stranoti di sempre,..la cosa avrebbe anche potuto dar fastidio..il fatto appunto di non essere riusciti a vedere granche’ per scarsa visibilita’..ma a va bin parei.
Con Rod..che pian piano sta ricominciando.