Fariolo (Pizzo) da Sommarovina

Fariolo (Pizzo) da Sommarovina
La gita
titty79
2 01/05/2020
Accesso stradale
pochi spazi prima della carrozzabile per Sommarovina

Gita non entusiasmante fatta in questo senso, ma e’ il percorso su di cui ho trovato un minimo di informazione..il percorso nella cresta boscosa non e’ sempre comodo e gradevole..solo nella parte alta diventa piu’ evidente e comodo anche se molto ripido… da Calones in poi ho cominciato ad inoltrarmi nella nebbia…quindi forse in questo caso essere su di un percorso boscoso non e’ stato poi uno svantaggio… i problemi sono sorti una volta raggiunta la valletta terminando la cresta .. qualche apertura mi ha fatto capire un po’ l’ambiente in cui mi trovavo… il sentiero e’ entrato definitivamente in zona aperta ma dopo un po’ l’ho completamente perso non so se per una svista o mancanza di visibilita’ o perche’ mangiato via dalla vegetazione… nuove aperture mi hanno mostrato tutta la valletta e l’alto ometto di vetta… sono riuscita così a mirare un bel canaletto ripido che mi ha fatto evitare dei risalti di cresta scomodi e mi ha riportato in cresta ormai vicina alla cima…
Ma in realta’ la meta di oggi era il Monte Mater… li enorme davanti a me… sul quale pero’ non ho trovato info precise e quindi da provare a salire studiando al momento la via migliore..ho provato a cercarla nella nebbia, ma quello che ho potuto intravedere e’ stato un versante sud di tratti franati anche apparentemente recenti.. dietro front al grande ometto della Fariolo.
Pienamente soddisfatta di aver comunque raggiunto una meta mi godo il meteo in miglioramento.. e finalmente una buona visibilita’ sul sottostante vallone.
Qua decido di scendere nel sottostante valloncello dove immaginavo di intercettare il sentiero puntinato sulle carte che sale da Calones all’Alpe Fariolo (ma a Calones non ci sono paline che indicano questo alpeggio)… dopo un tratto ripido ed una pietraia arrivo ad un piccolo resto di alpeggio e trovo un grosso ometto.. da questo parte giu’ diretto un sentiero bollato di blu… il sentiero sembra stato ben pulito e i bolli sono vecchi e non sempre visibili… scende direttissimo con una ripidita’ costante ed eccessiva…
Poi anche qui non so se perdo i segni o cosa… raggiungo una traccia dove ci sono alberi con nastri bianco rossi… proseguo sul sentiero verso dx e dopo un poco di discesa scompare ..
Torno su e provo a sx…inzialmente si vede..poi scompare… seguo il rumore delle campanelle delle capre (selvatiche) e mi trovo su ripidi pendii dove sottostante si forma un lungo torrente occupato da frane… per fortuna di nebbia non se n’e’ vista piu’, perche’ trovarsi in un ambiente così senza visibilita’ e senza traccia non e’ proprio il caso..
Vado ad intuito.. in un ambiente isolato dove girandosi ci si accorge di essere sotto a dei paretoni e canaloni..prendo una spalla erbosa ed in lontananza, dopo una grossa frana, vedo la prosecuzione di un sentiero… un po’ fuori traccia, un po seguendo quella delle capre… (di cui una mi ha raggiunta con prole al seguito… come per tenermi d’occhio e facendo tanto baccano come un rimprovero !!!) raggiungo la frana che si passa molto agevolmente e brevemente..e recupero il sentiero…
Facendo attenzione a non perderlo in alcuni tratti, raggiungo finalmente la civilta’, la piccola frazione di Costa, incrociando la strada per San Bernardo..e con qualche taglio su sentiero raggiungo il bivio per Sommarovina e quindi l’auto..
Non propongo nell’itinerario la discesa fatta perche’ credo di aver percorso un itinerario che non e’ nemmeno piu’ segnato sulle carte (la mia almeno) ed in una parte del vallone che penso percorsa solo dai locali…
La discesa mi e’ comunque molto piaciuta, impensabile da fare in salita talmente ripida.

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