Condizioni del percorso buone fino alla cima Est. Per la cima Ovest c’è neve e serve almeno la picca.
La lunga cresta dalla Croce di Fana fino all’ultimo torrione è lunga, il percorso non è sempre agevole e forse conviene avere il coraggio di superare tutti i torrioni (è certamente più veloce che aggirare in particolare l’ultimo).
Eccomi di nuovo in Valle d’Aosta dopo un periodo di assenza. Oggi la giornata sarà spettacolare, ma purtroppo anche abbastanza calda, con vedute panoramiche fantastiche sulle montagne valdostane (giornata + panorama = *****!).
Parto verso le 7 e salgo con un buon ritmo fino alla Croce di Fana, dove il sentiero diventa minimale e spesso è coperto da bassi cespugli che ostacolano la camminata. I bassi cespugli si riducono ma iniziano i frequenti saliscendi e davanti ad ogni torrione aggiro pensando che sia quello indicato nella relazione. Quando arrivo a quello giusto perdo un sacco di tempo per aggirarlo, quando forse avrei dovuto avere il coraggio di affrontarlo direttamente! Arrivo in cima alla rampa finale e mi rendo conto che si può continuare a salire sfruttando ripidi canali erbosi ed anche nell’unico tratto dove arrampico veramente era possibile fare un aggiramento.
Arrivato in cima alla punta Est scendo al colletto ma la troppa neve e l’assenza anche solo dei bastoncini mi suggeriscono di accontentarsi così per oggi.