- Accesso stradale
- senza problemi
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Farinosa ventata
- Quota neve m
- 1900
Partiti con gli sci dal parcheggio. Molte tracce di ciaspolari che hanno ravanato un po’ il pendio, ma c’è ancora molto spazio.
Nessun problema sin sulla dorsale ovest a quota 2600. Di lì in su, dove si drizza il pendio, sino al colletto sotto la punta sono necessari i rampant e di lì in punta i ramponi (tracce gelate); naturalmente questo vale per gli umani che preferiscono viaggiare in sicurezza.
La discesa del versante Sud alle12, dall’ultimo colletto alla quota 2600, è crosta portante un po’ delicata (Bruno docet) . Nella parte alta si trovano strati irregolari di neve fresca sulle vecchie tracce che poggiano su strati di vecchia crosta non sempre portanti. Noi siamo scesi nel primo canalone addossato alla parete N-O della Falinère trovando farina canadese profonda, ma anche qui il fondo su cui appoggia non è costante, per cui qualche caduta ci può anche stare. Scegliendo oculatamente il percorso si trovano queste condizioni sino nella conca di Cheneil, ma come usa dire il caro Guidox sempre ben sciabile. Magari mezza stella in più ci stava.
Con Beppe, Bruno e Carlo – i veterani del GSA UGET