Facciabella (Monte) da Mandriou per il Colle Vascoccia

Facciabella (Monte) da Mandriou per il Colle Vascoccia
La gita
ivangraticoli
3 21/12/2023
Accesso stradale
Strade pulite e ben tenute fino a Mandrou, non tantissimi parcheggi negli spazi lungo la strada per il borgo.

Inserisco questa relazione come escursionistica perché non ho utilizzato ciaspole né ramponcini in salita né per la discesa ma:
1 – la giornata è stata molto poco soleggiata quindi la neve è rimasta portante;
2 – ho utilizzato uno scarponcino nuovo, quindi con suola al massimo del grip.
Detto questo: sono partito poco prima di Mandrou (sul cartello a ingresso paese è scritto così) parcheggiando nello spazio lato strada all’altezza del bivio della poderale per l’Alpe Metzan, ho preso la poderale; neve continua da circa quota 2000m. Ad ogni bivio ho seguito le indicazioni per Alpe Tchavannaz (Alpe Metsan), fino a raggiungere l’alpe stessa da dove parte il sentiero per la cappella Notre Dame de Montagnard. Dalla cappella ho proseguito inoltrandomi nell’ampio canale seguendo più o meno le tracce più portanti tra quelle di ciaspole e di sci. Pochi metri sotto il colle Vascoccia ho iniziato a trovare qualche centimetro di farina portata dal vento che mi ha costretto a ribattere la traccia. Sulla cresta la farina è aumentata e le precedenti tracce quasi sparite. Il forte vento previsto non si è fatto sentire, pensavo di averlo scampato ma a una trentina di metri dalla vetta è arrivato all’improvviso da nord, forte, costante con raffiche molto forti. Mi sono fermato e sono tornato indietro un paio di volte accucciandomi spalle al vento per evitare gli spilli di nevischio in faccia. Al primo leggero calo d’intensità sono corso in vetta, sosta di non più di due minuti per foto e al ritorno le peste erano già semicoperte. A metà cresta di nuovo calma e così per tutto il restante percorso che ho allungato percorrendo un tratto del Ru Cortod.

In una giornata come quella odierna le ciaspole sono inutili, salvo il restare sulle tracce, fuori traccia naturalmente si sfonda. Se non ci si sente sicuri sulla neve crostosa i ramponcini non sono da disdegnare. Attenzione al tratto di cresta finale, non è difficile ma in caso di neve farinosa e senza traccia o di ghiaccio affiorante non è così banale.
Condizioni odierne:
pulito e/o poco ghiaccio evitabile fino circa 2000metri; fino 20metri sotto il colla Vascoccia crosta da rigelo portante, poi fino in vetta 5/10cm di farina ventata sopra crosta da rigelo; un po’ di ghiaccio sulle brevissime roccette finali.
Nessun incontro in salita; in discesa 1+2 scialpinisti che salivano.
Percorso di per sé piuttosto breve (circa 12,5km per meno di 1000m d+) che si può ulteriormente abbreviare prendendo la traccia più diretta che parte dal borgo di Mandrou.

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