Eveque (l’) Via Normale dalla Diga di Place Moulin

Eveque (l’) Via Normale dalla Diga di Place Moulin
La gita
sensacugnisiun
4 19/07/2014

Gran gitone in ambiente splendido soprattutto dal col Collon in poi, in giornata è davvero un viaggio, il rientro è stato lungo oltre che bagnato da vari scrosci. Il buon venticello e la leggera copertura nuvolosa arrivata come previsto verso le 11 hanno mantenuto il manto ancora abbastanza portante in salita e non troppo sfondoso nella discesa e risalita al col d’Eveque. Condizioni dei ghiacciai ancora molto buone, pochi crepacci vanno aprendosi ma lo strato di neve fresca, portante fin oltre le 10 nonostante il soleggiamento, preserva la sottostante neve dura. Traccia ottima fino al pendio finale di 40° dove si va aprendo la terminale ed il ghiaccio è difeso da una decina di centimetri di granita. Attualmente non sono necessarie viti.
Partenza tardiva alle 5, al col collon alle 8.30 con due cordate incrociate in discesa. La seraccata si passa molto bene a sinistra, non si intuiscono crepacci, che ci sono eccome in tarda stagione, anche nei successivi placidi pendii verso il colle. Oren est molto ben tracciata. E’presente una buona traccia di discesa che si raccorda alla normale svizzera. Pendii nord molto ben innevati (sarebbero sciabili!), non affiora ghiaccio e la traccia, su neve dura nella seconda parte, sale logica aggirando i pochi crepacci. Uscita al colle spettacolare con vista su Cervino, dent d’Herens e dent Blanche, un balcone unico! Pendio ripido di uscita un po’ complicato per il ghiaccio coperto da poca neve inconsistente e un paio di crepacci che vanno aprendosi. Roccette finali innevate e verglassate.
Discesa molto rapida facilitata dalle peste, risalita al col d’eveque faticosa per neve in progressivo ammollo, traccia vicino alla seraccata ancora molto buona anche se si va aprendo un grosso buco presso un cambio di pendenza.
Meritata pausa (la prima!) al fondo del ghiacciaio prima del lungo rientro, presi anche due bei temporali che a giudicare dai tuoni che li han preceduti potevan esser ben peggiori, due belle lavate cmq..
Non un’anima dal versante italiano, qualche cordata dal lato svizzero. Montagna di grande bellezza, forse la più bella dal Nacamuli, panorama di prim’ordine.
Contare almeno un giro di orologio per farla in giornata, meglio comunque su due gg, onde evitare ammolli e il progressivo peggioramento del ghiacciaio.
Un grazie al socio, che condivide queste idee malsane ;- ). Salut!

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