Bella salita su una montagna poco frequentata dal versante italiano che non pone grandi difficoltà tecniche ma richiede un po’ più di impegno fisico, vista la lunghezza dell’avvicinamento e il saliscendi del colle dell’Eveque, rispetto alle più “gettonate” Kurz, Mont Brulé o Becca d’Oren. Partenza dal rifugio Nacamuli intorno alle 5, ottime condizioni su tutto l’itinerario anche se qualche crepaccio comincia a intravedersi e costringe ad aggiramenti comunque brevi. Sul tratto ripido che porta sotto le rocce di vetta sta affiorando il ghiaccio ma si sale ancora bene, ultimi metri su roccia con qualche breve passo di facile arrampicata facendo attenzione ad alcuni punti un po’ esposti. Arriviamo in vetta alle 9 e mezza, solo noi dal versante italiano e 2 cordate in arrivo dal lato svizzero. Rientro lungo in cui la risalita al colle dell’Eveque si fa sentire (concordo sugli oltre 200 mt. di risalita), fortunatamente nonostante l’ora la neve non ha smollato troppo nemmeno nel tratto adiacente al col Collon. Itinerario che si fa apprezzare sia per la vastità dell’ambiente glaciale in cui ci si trova immersi sia per quel piacere un po’ “old style” che solo certe lunghe e solitarie salite lontane dall’alpinismo di massa sanno ancora regalare.
Bellissima giornata divisa come sempre con Monica.