Etna, Cratere Nord-Est da Piano Provenzana

Etna, Cratere Nord-Est da Piano Provenzana
La gita
stella-alpina
5 04/03/2007
Quota neve m
1800

Confermo (=ricopio senza riscrivere) il commento completo ed esauriente del compagno di gita “coste”, che ha organizzato in modo impeccabile questa trasferta sicula all’Etna, condivisa insieme ad Antonio C.

La bella salita al cratere dell’Etna e quindi in definitiva il successo (se così si può dire) del nostro breve viaggio in Sicilia, ci ha riscattato della gita del giorno prcedente ai Pizzi Deneri, uno dei principali satelliti dell’Etna. Sabato mattina, siamo arrivati al rifugio Citelli e siamo partiti con l’intenzione di raggiungere il cratere dall’itinerario dei Pizzi Deneri. Giornata bella, con cielo limpido, terso, sereno, e ventilata…, ma con il progredire della quota aumentava (decisamente) anche l’intensità del vento… Sulla cresta finale, prima del pendio finale che conduce ai Pizzi, era decisamente forte, tanto da rendere difficile l’equilibrio. Non ci siamo parlati in quel tratto di percorso, anche da vicino, era impossibile sentirsi per il forte vento, ma l’idea comune, visto che “si era in ballo”, era quella di raggiungere i Pizzi Deneri, eventualmente l’osservatorio, per ripararci un momento, prima di scendere dal canalone y (tra l’altro molto bello come abbiamo potuto osservare). A 20 metri circa di dislivello dal trespolo presente sul primo dei pizzi, il compagno (…) che ci precedeva, ha tolto lo zaino per prendere i coltelli da impiegare sugli sci per compiere gli ultimi metri di salita con la neve ghiacciata. Purtroppo durante questa fase, il vento, ha “spazzato” lo zaino e l’ha “fiondato” nel ripido sottostante versante in direzione del cratere Rittman. Siamo scesi (e poi risaliti) tutti e tre su questi ripido versante che abbiamo percorso due volte, ma abbiamo trovato solo una bibita, un panino e una confezione di biscotti, ma non lo zaino e il suo contenuto tra cui un palmare hp, un paio di occhiali da vista e le chiavi dell’auto (a noleggio…). Siamo così rientrati mestamente al rifugio Citelli, dove con la collaborazione dei gestori del rifugio e di altri due alpinisti siculi presenti, abbiamo organizzato l’avventuroso rientro (con il carro attrezzi…) all’agriturismo a Linguaglossa, per il pernottamento. Il giorno successivo, con un’altra auto (a noleggio), siamo partiti da Piano Provenzana con poco entusiasmo, con l’idea di fare qualcosa prima di prendere l’aereo serale per il rientro. La giornata è stata ancora con cielo sereno, limpido, terso, e questa volta senza vento, e quindi “spaziale”…, e così poco dopo la partenza, abbiamo capito che si poteva raggiungere il cratere, dove siamo arrivati senza difficoltà ma con l’emozione che ci ha offerto questo ambiente particolare. Il panorama “spaziale”, il fumo e la suggestione del cratere e la bella discesa, ci hanno risollevato il morale, e così in definitiva (anche senza uno zaino), siamo rientrati contenti. Se qualcuno dovesse ritrovare questo zaino e soprattutto il suo contenuto (ma è un’ipotesi un pò remota visto che il versante dove è caduto, viene percorso raramente)) può avvisarci: grazie in anticipo in questo caso… Per me è stata la prima trasferta su questa bella montagna/vulcano e (tralasciando l’inconveniente dello zaino del compagno…), è stata positiva e soddisfacente, e quindi consigliabile anche a chi (come il sottoscritto), è molto legato all’ambiente straordinario dell’arco alpino. Oltre alla bellezza dell’ambiente, ottima anche la cordialità generale delle persone che si riscontra in loco.

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