- Accesso stradale
- Torino-Colle Moncensio- Modane- Col Croix de Fer - km 180
Saliti domenica 15 al rifugio con tempo molto fresco , variabile e ventilato. La sera si e’ chiuso e una leggera spolverata di neve e’ giunta fino al rifugio.
La colazione per chi sale alla cima e’ prevista alle 04.00.
Noi ce la siamo presa un po piu’ comoda e siamo partiti “solo” alle 05.15.
L’avvicinamento al ghiacciaio e’ un po’ sul lungo , ma l’ambiente che vien scoprendosi man man che viene giorno rende il tratto molto piacevole.Sul ghiacciaio di Saint Sorlin abbiamo trovato al mattino uno straterello di 2cm di farinella come in inverno ! Attualmente non ci sono crepacci visibili, pure la terminale si apre molto lontana dalla traccia di salita. All’inizio del tratto piu’ ripido, circa a quota 2900 prestare comunque attenzione verso dx all’eventuale caduta di pietre non si sa bene da dove, ma che comunque a sorpresa ogni tanto come un fulmine a ciel sereno scendono a razzo lungo il pendio, soprattutto se la neve e’ dura .
Panorama magnifico ed inusuale dalla cima ,vedere il Bianco a nord-est anziche’ a nord-ovest e’ assai particolare ! Poi ci sono l’invers delle Aiguille d’Arves, della Meige, etc etc fino al lontano Monviso a sud-est.
Il rifugio e’ abbastanza bello e funzionale , solo il gestore e’ un po’ troppo “francese” , non si sforza neanche un minimo di farsi capire, manco riconosce una tessera del CAI, abbiamo dovuto mostrargli con il dito dove fosse il bollino “reciprocita’” se no manco ci faceva lo sconto !
La cena solita alla francese… anche stavolta ho preferito portare il cibo da casa. Da notare che in Francia chi non fa la mezza pensione paga comunque una quota x l’uso di una cucina a parte dove prepararsi le proprie cose. Buono a sapersi !! Anche perche’ ci sono tavoli separati x chi consuma le prorie cose.
Con l’indomito Ricca in cima, con Max “LOCI'” e Paola al rifugio e a spasso per i laghi.