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Bella gita, ma essendoci le piste aperte (non tutte ancora) la sconsiglio fino a fine stagione.
Sono salito dallo ski-lift baby, peccato che poco oltre svanisce ogni forma di traccia o sentiero, ed è iniziato un ravanamento colossale, prima su prati ripidi poi in una fitta boscaglia, con ruscelli da attraversare, canaloni, e pendii scoscesi. Poi provvidenziale mi è apparso un sentiero, segnalato con tacche di vernice, che con un lungo traverso verso destra mi ha condotto sotto la seggiovia Tredici Laghi, e poco più avanti a delle piste. Seguendo tracce di precedenti racchette e scialpinisti, son salito costeggiando la pista, in parte battuta dal gatto delle nevi, fino al Pian dell’Alpet. Qui consiglio di tenersi il più a destra possibile, in modo da non dover attraversare nessuna pista, salendo su bella neve farinosa e leggerissima. Arrivato all’altezza dell’arrivo della seggiovia Bric Rond, in pochi minuti ho risalito gli ultimi metri per la cima, prestando attenzione all’ultimo pendio un po’ più ripido, attualmente con un cocktail di neve dura ventata e erba secca: scivolosissimo.
discesa molto divertente su farina tipo 00 fino al Pian dell’Alpet, poi più monotona seguendo le piste, alcune credo ormai non più utilizzate, fino a Ghigo di Prali.
Totale solitaria (nonostante gli sciatori sulle piste), giornata tersa anche se nel primo pomeriggio il vento previsto iniziava a farsi sentire. Tempo impiegato in salita circa 3 ore, compresa la prima ora di ravanamento nel bosco. Bellissimi paesaggi.
foto su www.lafiocavenmola.it