Neanche una nuvola alla partenza della funivia, presa quella delle 7.30. Partiti dal Rifugio Torino Vecchio 3329 m, alle 7.50, si sale la scalinata al Nuovo, quindi si esce sul ghiaccaio (scendendo e risalendo , perchè non si può atraversare il cantiere) e si traversa verso il Col Flambeaux (3411 m). Tempo ancora bello, ma con qualche nuvola, il Bianco già non si vede. Si scende quindi alla base della parete nord dell’ Aiguille de Toula (3280 m), per poi risalire a destra fino al Col d’ Entreves (3514 m), ore 9.15. In questo tratto sole e molto caldo. Condizioni del ghiacciaio ancora buone, qualche crepaccio ma senza problemi. Qui senza difficoltà si risale all’ anticima (3599 m), quindi breve discesa ad un intaglio, passando sul versante italiano. Iniziano le difficoltà, un primo traverso esposto (4° – 2 spit) e quindi un ultimo tratto di 10-15 m, con un passaggio di 4° (staffa), che porta in cima. Raggiunta alle 10.15, totale 2h 25.
Appena arrivati, il tempo si é chiuso con nuvole che ci hanno precluso il panorama dalla vetta (visto quasi tutto prima) e anche un po’ di neve pallottolare scendendo.
Forse dato il tempo, non particolare affollamento, in tutto quattro cordate, compresi noi…alla “staffa” si sono un po’ imbottigliati.
Discesa per la normale, non c’é più neve quindi non abbiamo dovuto effettuare la doppia. Ci si tiene sul versante italiano (attenzione pietre intabili), e si riguadagna il ghiacciaio in cresta; da qui seguendo la traccia ci si ricongiunge a quella di andata. Ripartiti alle 10.35, arrivati alle 12.20, totale 1h 45.
Temperatura non particolarmente fredda, aveva gelato appena nella notte, poi fra i 4° e gli 8°, un po’ di vento sul versante italiano al ritorno.
Con Melina, ringraziamo i due francesi che ci hanno fatto passare nell’ ultimo tratto….u po’ meno chi si é fregato i guanti di Melina