Ritornato, dopo qualche anno, sul luogo del delitto trovo che: visto il clima africano che imperversa sulle nostre amate montagne, la parte di itinerario che va dal fondo di pian Borgnoz ai piedi del ghiacciaio dell’ Aouille è stata stravolta da frane e slavine. Degli ometti presenti in salita sul lato sinistro del torrente ne restano in piedi veramente pochi e poi il terreno è diventato di più difficile salita, aumentata la portata d’acqua di scioglimento del ghiacciao soprastante e conseguenti fenomeni franosi. La pietraia di grossi massi instabili da affrontarsi dai piedi del ghiacciaio al pianoro superiore è sempre più instabile e di difficile percorso. Dal pianoro superiore al colletto ed alla vetta itinerario identico a prima.
Consiglio di effettuare la salita sul lato sinistro del torrente fino ai piedi del ghiacciaio e di affrontare la pietraia in modo diretto presenti alcuni ometti. Gita riservata ad escursionisti esperti motivati ed allenati prestare attenzione al meteo. Questa è un’escursione che da pian borgnoz in poi effettuerete in solitudine unici compagni: stambecchi camosci ed aquila. Una volta sulle due vette ogni fatica sarà ripagata da panorama a 361°.