Cima poco frequentata d’estate: salito e sceso in totale solitudine, non anima viva presente lungo il percorso (presenti invece numerosi stambecchi nella prima parte della pietraia/canalone). Incontrata qualche difficoltà nel raggiungere Plan Borgnoz causa mio errore alla partenza. Arrivato a tale pianoro “attaccato” il canalone (ripido ma con sentiero a zig zag seguendo gli ometti si sale bene direi). Nella seconda parte (dopo aver attraversato il nevaio ed aver svoltato a 90° in prossimità del ghiacciaio) il percorso cambia, il terrendo diventa molto più “sfasciumoso”. Anche qui, seguendo i vaghi ometti si “punta” alla cengia già descritta nelle altre recensioni e da qui, in breve, si perviene alla cima. Per motivi di tempo non ho concatenato la cima alla Aouillè: dalla Entrelor bisogna scendere sul colletto e seguire il sentiero (ben evidente dalla Cima Entrelor).