Escursione tra le più spettacolari e soddisfacenti che abbia compiuto in trent’anni. Preso la seggiovia Pila – Chamolé alle h 9.15 con biglietto di sola andata, già sapendo di non riuscire a rientrare entro la chiusura delle h 17. Sentiero comodo e tranquillo fino al Lac Gelé, poi percorso ben segnalato su pietraia a blocchi grandi e relativamente stabili fino al Col des Trois Capucins, infine traccia che si tiene in generale qualche metro a Est del crestone finale (lato vallone di Laures), a tratti insidiosa per la ghiaia sdrucciolevole che ricopre le rocce (forse meglio tenersi sul più pulito filo di cresta). Discreto andirivieni di escursionisti, ma ormai quasi più nessuno in vetta durante la mia lunga permanenza dalle h 14 alle 16. Ormai si attraversa solamente un paio di nevai non distante dal Lac Gelé, mentre dal colle alla vetta il percorso è completamente sgombro e asciutto. Rientro ad anello a Pila passando dal Rifugio Arbolle – piani di Comboé – Colle Plan Fenetre – Alpe Chamolé, e sfruttando nell’ultimo tratto i ripidissimi solchi dei percorsi MTB nel lariceto… ormai al tramonto. Soleggiato tutto il giorno, maggiore affollamento di nubi solo verso il Piemonte (ma con tutte le vette visibili, dalla Tersiva al Gran Paradiso) nonché verso Monte Bianco, Cervino e Monte Rosa; dalla sommità panorama comunque superbo.