Emilius (Monte) da Gimilian per il Col Garin e il Passo dei Tre Cappuccini

Emilius (Monte) da Gimilian per il Col Garin e il Passo dei Tre Cappuccini
La gita
andrealp
5 30/08/2010
Traccia GPX
Emilius da Gimillan

Partiti da Gimillan (quota 1.787) in circa 3 ore abbiamo raggiunto il bivacco Franco Nebbia (quota 2.720), posto su un terrazzo detritico sotto il lago Garin. Il bivacco è in buone condizioni, con sei posti letto e coperte. Al calar del sole ha iniziato a fare molto freddo ma ci siamo scaldati un po’ con una bella minestra. Necessario approvvigiornarsi di acqua salendo di almeno un centinaio di metri ad una sorgente dettagliatamente descritta su un foglio presente nel bivacco. Incaricato dell’incombenza Andrea A., utilizzato come sherpa. Il giorno successivo, dopo un’abbondante colazione ed aver provveduto alla pulizia del bivacco, siamo saliti al colle Garin (m. 2.800) per poi scendere di 300 metri di quota e congiungersi con l’itinerario proviente dal Rifugio Arbolle. Seguito il sentiero a sud del rifugio abbiamo costeggia il laghetto sottostante, poi il piccolo torrente per un breve tratto, fino ad incrociare il sentierino sulla sinistra che risale la conca verso il colle in direzione sud ovest. Raggiunto il primo colle, abbiamo traversato una zona semi pianeggiante, contornata dai pendii detritici delle cime circostanti. Abbiamo poi risalito il successivo colle su terreno detritico fino alla base della parete del Monte Emilius. Passato il laghetto abbiamo risalito il piccolo colletto sottostante il Passo dei tre Cappucini per poi ridiscendere di poco per attraversare il piccolo valloncello tra il colletto del Lago Gelato ed il passo, fino a raggiungerne la base della parete. Da questo punto il percorso è proseguito su sfasciumi e grossi massi, che in alcuni casi è stato necessario superare con facili passi di arrampicata. Raggiunto il Colle dei Tre Cappuccini abbiamo puntato alla vetta dell’Emilius seguendo una traccia di sentiero spesso interrotta da sfasciumi. Non ci sono punti particolarmente esposti e siamo stati favoriti dalla mancanza assoluta di nevai che avrebbero reso più insidiosa l’ascensione. Non ci siamo scostati dal percorso di cresta, segnalato da diversi ometti di pietra, anche se in alcuni casi abbiamo seguito la via più semplice per superare i massi più grossi. Enorme la soddisfazione al raggiungimento della vetta, a quota 3.557, dopo circa 5 ore dalla partenza dal bivacco. Spettacolare il panorama a 360° su tutta la Valle d’Aosta, reso ancora più grandiosa dalla bella giornata tersa. Interminabile invece la discesa a Gimillan per un dislivello complessivo di circa 2.000 metri (percorso a ritroso con risalita al colle Garin) che ha messo a dura prova il mio ginocchio più delicato. Degna conclusione di due giorni indimenticabili l’ottima ed abbondante cena a casa dei genitori di Andrea A. a Gimillan. Con Andrea A. ed Elisa.

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