- Accesso stradale
- Parcheggiato in uno spiazzo nel bosco sopra Grand Brissogne dove finisce la strada liberamente carrabile.
Avvicinamento al bivacco Menabreaz, curato egregiamente dall’associazione Amis des Laures (fontana, fornelli, stufa, stoviglie e lavandino disponibili), su lungo ma piacevole sentiero. Primo tratto su noioso asfalto a cui è concesso l’accesso solo ai soci e ai gestori della centrale elettrica.
Relazione Gulliver in linea con lo stato attuale della via. Cordone di calata dal primo gendarme ancora presente. La corda marcia del terzo è stata ripristinata con un canapone che facilita la discesa. Roccia meno che discreta in partenza, migliora salendo. Molte rocce mobili. Niente verglass, solo qualche traccia di neve sulla parete nord. Come suggerisce la guida, affrontando la parte finale della cresta, stare a destra. Ottimamente proteggibile con friend misura media (ne abbiamo usati due) e spuntoni. Spazio anche per qualche nut. Cinque o sei chiodi (buoni) in tutta la via.
Partenza ore 7, perso tempo alla ricerca dell’attacco. La deviazione per portarsi sotto al colle Blantsette comporta la risalita a sinistra della pietraia. Viaggiato veloce fino a quando non abbiamo preferito fare uso della corda. Fatta un po’ di conserva protetta e qualche tiro (superfluo). Questi rallentamenti ci hanno fatto giungere in vetta alle 13. Discesa dalla cresta est, non banale da fare in questo verso. Ritorno al parcheggio, dal bivacco in meno di due ore.
Cap Bres e Paul the Lion, finalmente di nuovo sul campo, trovatisi in zona Emilius quasi per caso. Un ringraziamento all’alpino Luca che ci ha supportati e guidati lungo la salita e che l’ha affrontata in solitaria.