- Accesso stradale
- Pulito.
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Bagnata
- Quota neve m
- 1500
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Questa volta le previsioni di meteoswiss hanno fatto proprio cilecca. Da cielo sereno o alpiú velato, a cielo grigio a 360 gradi.
Totale assenza di rigelo notturno. Poca gente in giro.
Comunque ormai siamo qua e quindi, andiamo.
La traccia é presente ma si sfonda su di essa. Arrivati al passo di San Giacomo, il fondo migliora e si indurisce. Con noi altri 4/5 che fanno dietrofront.
Continuiamo nell’opalescenza senza percorso obbligato puntando alla vetta lontana.
Per fortuna le chiazze gialle di sabbia, danno forma ai pendii, altrimenti indistinguibili. La visibilità é discreta ma mancano i contrasti e le ombre.
Arriviamo in cima in uno scenario desolante e caldo.
La discesa avviene più vicini alla cresta di confine. Con un lungo taglione e spesso spingendo ritorniamo al limitare del bosco. Da qui per pendii ripidi e molto carichi e cotti, arriviamo alla macchina, col volto ustionato. Cornuti e mazziati.
Definirla gita di merda é già un eufemismo. Ma alla fine lo sport e la fatica danno sempre soddisfazione.
Unico lato positivo, la neve non manca.