Una delle vie più famose dei Remy e si capisce subito il perchè. Se leggendo le relazioni vi pare una via chiodata meglio togliere subito questo pensiero dalla testa: dove si dice 6a obbligatorio vuol dire in pratica 6a obbligatorio in free solo. In posto solo le soste e non più di 3 spit a tiro, alcuni peraltro molto mal posizionati nel senso che indicano solo dove andare in quell’oceano di granito, non proteggono il passo e non sono nemmeno sempre facili da moschettonare. Gli spit nuovi sono stati scalpellati.
Noi dopo 7 tiri siamo scesi, con la testa azzerata, per scalarla ci vuole un livello molto ma molto più alto, anche perchè i gradi hanno ben poco senso, contarne almeno mezzo in più su ogni tiro (rispetto alla maggior parte delle relazioni in circolazione). Per integrare, e se non amate fare 40 m con due spit conviene farlo, consiglio almeno di raddoppiare i piccoli (0.3-0.4-0.5), dove si mettono i medi è molto più facile. Occhio anche che si integra con piedi in spalmo e mani in Dulfer.
Arrampicata molto di piedi, non facile da leggere, esigente sulla testa.
La parete è molto bella e la roccia super ma evidentemente non è una via per tutti, nonostante la guida parli di un itinerario “fruibile al grande pubblico”.
Al di là della ritirata, un misto di ammirazione e stupore per come i Remy possano aver aperto vie in questa parete col piantaspit a mano
Con Cate, che paura!!