Impossibile trovare posto in rifugio, quindi salita con l’ultimo trenino e confortevole bivacco,(probabilmente illegale) nella stazione di Eismeer. Avvicinamento notturno alla Mittelegi Hutte piuttosto delicato, con un paio di tiri di roccia non banali e difficile reperimento al buio delle giuste cenge. Cresta in condizioni ottime, non servono i ramponi fino alla facile cresta sommitale. Si arrampica poco e ci si issa molto sui grossi canaponi, con qualche inevitabile imbottigliamento dietro le cordate più lente. Discesa lunga quanto basta, con doppie, scalate di gendarmi, canalini di ghiaccio, crestine aeree ed infine facile percorso su ghiacciaio: il tutto sarebbe anche divertente se non fosse per un certo desiderio di arrivare infine alla meta.
Meteo: difficile immaginare di meglio in Oberland! Panorami spettacolari, sia verso valle che sugli immensi ghiacciai.
I nostri tempi ( comprese le dovute soste):
Eismeer: 3.30. Attacco della cresta: 6.30. Vetta:10.30. Colle Eiger Nord: 12. Colle Eiger sud:14. Jungfraujoch:16. Torino: ore 2!
Commento: una delle più rinomate creste delle Alpi, l’unico percorso per alpinisti “normali” sul mitico Eiger. E’ pò più difficile del Cervino, soprattutto per l’impegnativa discesa. La cresta è molto sicura e la scalata è resa agevole dalle corde fisse che tolgono però gran parte dell’interesse alpinistico alla salita. C’è però modo di rifarsi in discesa.
Come sempre un vero shock l’arrivo al Jungfraujoh,luogo esemplare di montagna trasformata in costoso Luna Park ( 144 CHF l’andata e ritorno del trenino) in cui gli svizzeri sono veri maestri.
Nel complesso una cima che non può mancare a tutti noi collezionisti delle alte vette delle Alpi!
Si ringrazia l’amena compagnia dei blasonati alpinisti ( la Regina dei 4000, due Accademici, due giovani leve promettenti) che hanno reso la nostra mini spedizione molto piacevole.
Daniela Formica
Ezio Mosca
Enrico Pessiva
Roberto Tezza
Pietro Mosca
Carlo Ravetti