Salita lunga ed impegnativa, da non sottovalutare, soprattutto perchè la qualità della roccia non consente una progressione veloce. Bivacco ottimo a 3250. Fino a 3500 m la progressione risulta piuttosto agevole, sul “bastion” le difficoltà principale sono nel reperire l’itinerario corretto, soprattutto per non rischiare di trovare roccia particolarmente marcia. abbiamo probabilmente sbagliato eseguendo due tir di VI, uno ben chiodato ma cmq con scarponi piuttosto impegnativo. Consiglio di portare le scarpette da usare sul bastion. per uscire dal bastion spostarsi decisamente a destra in traverso, fino ad un diedro-canale dove è presente un chiodo con cordone (V-V+), sospra sosta. poi a sinistra facilmente si esce in cresta. In alto, viste le buone condizioni di neve, siamo usciti sul pendio a sinistra della cresta, poi di li in vetta.
Materiale: Nut, Friend fino al #3 camalot, 8 rinvii lunghi, chiodi.
Bel salitone con Lorenzo e insieme a edo e Giugi.