Echaillon (Crete de l’) da Nevache

Echaillon (Crete de l’) da Nevache
La gita
gondolin
2 08/02/2020

Dopo una prima parte di salita nel bosco agevole, seguendo sentiero estivo ed indicazioni per il Lac du Cristol, il sentiero e le tracce si inerpicano sempre più su pendii ripidi con neve dura e ghiacciata, per cui decidiamo da mettere i coltelli per tribolare meno e salire con maggiore tranquillità. Le tracce di salita sono abbastanza evidenti, ma il fondo ghiacciato induce Melina ad abbandonare la salita alla ricerca di condizioni migliori nel vicino vallone della Buffere. Proseguiamo la salita di buon passo e senza intoppi (a parte la divagazione del sottoscritto sui resti di valanga con un paio di inversioni delicate aggrappato ai coltelli su neve irregolare e marmorea) fino ad uscire dalla parte ripida del “bois tecnique” del vallone di Cristol, e percorriamo la parte superiore e pianeggiante del vallone in direzione sud per portarci verso la Gardiole. Dopo una attenta osservazione dei pendii nord-ovest della nostra meta, ampiamente spazzati dal vento delle scorse settimane, poveri di nere e con evidenti parti scoperte con terra e rocce affioranti, decidiamo di puntare verso il Lac de Cristol per andare sulla Crete de l’Echaillon. Prima di guadagnare il colle di Cristol giriamo a destra e raggiungiamo la punta culminante della Crete de l’Echaillon a quota 2638.
Cambio di assetto, foto di rito, una telefonata per prenotare per pranzo in una delle nostre piole preferite di Nevache e ci lanciamo in discesa: Andrea l’Occitano opta per i pendii più sostenuti, esposti ad ovest, che danno direttamente sul Lac de Cristol, mentre il sottoscritto, in compagnia di Andrea il Valdostrano, sceglie i più dolci pendii esposti a sud-ovest già lambiti almeno parzialmente durante la salita. Nelle “combe” troviamo tratti di piacevole neve morbida in via di trasformazione, alternati a brevi intervalli di neve più dura, ma nel complesso la sciata risulta migliore di quanto avessi pronosticato durante la salita, direi tre stelle abbondanti. Ci ricongiungiamo nella parte superiore del vallone di Cristol e lo percorriamo celermente su falsopiano, ricoperto da poche dita di farina recente e scorrevole, per qualche curva filante in velocità sino all’affaccio della parte ripida del “bois tecnique”. Qui troviamo neve dura e, man mano che scendiamo, anche qualche tratto ghiacciato per effetto delle piogge dello scorso weekend. Seguendo almeno parzialmente il sentiero estivo e le tracce di salita la discesa è tutto sommato agevole, nonostante il bosco a tratti fitto e la pendenza sostenuta, ma la sciata non è molto piacevole per la bassa qualità della neve, non più di due stelle. Quando le pendenze si abbattono in prossimità di Nevache la neve migliora leggermente, e riusciamo ancora a fare qualche bella curva prima di raggiungere il parcheggio e recuperare la nostra auto.

Questa mattina partenza con relativa calma da Nevache con l’idea di fare la Gardiole dal vallone di Cristol, alla ricerca di un pò di farina sui versanti nord. Oggi in compagnia dei confratelli Andrea l’Occitano ed Andrea il Valdostrano per una gita in ambiente bello e selvaggio, peccato per la qualità mediocre della neve, che mi obbliga ad una valutazione complicata della sciabilità, per una media di due stelle abbondanti o tre scarse.
Dopo la gita ci regaliamo un ottimo pranzo con appropriate libagioni in una delle nostre piole preferite della Val Claree, Au Bon Coin – bistrot de pays, che anche questa volta non ci ha deluso!

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