Durand (Mont) Via Normale da Zinal per il Col Durand

Durand (Mont) Via Normale da Zinal per il Col Durand
La gita
sensacugnisiun
2 02/07/2017

Previsioni ampiamente toppate, neve fino a mattinata inoltrata e brevi squarci di visibilità, mai comunque oltre 4000m. Sabato pomeriggio che si sapeva instabile, infatti partenza alle 2 con mantelline e pioggia gelida che ci accompagna fino a Vichiesso. Brevi schiarite nei traversi poi nevischio e vento dal tratto di catene sotto il Besso al rifugio. Salita comunque gradevole e che passa abbastanza in fretta. Rifugisti cordiali e fiduciosi anche loro nelle previsioni del giorno dopo, un paio di comitive ma solo noi con qualche velleità e ferraglia per la domenica. Solo pernotto avendo fornello e cibarie, evitata cena svizzera e mezza da tre stelle. Acqua di fusione disponibile nei pressi del rifugio o presso i lavandini, funzionanti, dei servizi. Stufa provvidenziale per asciugare i vari indumenti.
Prima sveglia verso le 4.30 ma ci sono 5cm di bianco e nevica abbondantemente, nevicata che prosegue intermittente con qualche squarcio di luce che fa ben sperare ma cambierà ben poco. Qualche scorcio verso Cornier e Dent Blanche ma non le vette, sulla parte bassa del Coeur ma senza il triangolo della N. Partenza dopo le 9 ma è chiaro che il giro previsto non si farà, l’accesso al ghiacciaio è agevole e le condizioni appaiono buone fin dove si vede, più o meno fin dietro al roc Noir. Copertura di neve nuova tra i 10 e i 20cm. Oltre il roc è whiteout, e darebbe anche problemi di orientamento. Ci portiamo allora sulla bella cresta morenica che parte a pochi metri davanti al rifugio, raggiungendo la Forcle nei pressi del roccioso Mammouth e in vista della “vire” che conduce alla parte alta della cresta del Blanc de Moming (vedi Camptocamp, voie normale Blanc de Moming) torniamo indietro. Inizialmente il sentiero è agevole, poi sono pietroni smossi coperti di neve fresca, scivolosi e instabili. Retrofront per nuovo rinforzo della nevicata attorno ai 3200. Rapida discesa al rifugio quindi lungo rientro a Zinal con un pò di neve fino alle catene e molti tratti ripidi e rocciosi bagnati da fare comunque con attenzione. Dopo anticicloni e i grandi caldi ecco il lato umido che mancava, e va bè.. salut!

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