Seconda gita del week end dolomitico con base al Rifugio Firenze, dal quale siamo partiti alle 8 dopo abbondante colazione. Molto bello e caratteristico l’attraversamento del boschetto di pini cembri, e poi il dolce pianoro che dà accesso alla valle de la Roa. Sentieri sempre belli e ottimamente segnati. Arrivati all’attacco della ferratina (che è più un sentiero attrezzato) ci siamo imbragati per precauzione, non avendola mai percorsa in precedenza, ma si sale facilmente anche “in libera”. Il casco invece secondo me è bene indossarlo da subito. Simpatico il passaggio sulla scala a pioli. In breve raggiungiamo la Forcella Nives, e quindi la cima con percorso un po’ più faticoso tra ghiaioni, ma c’è sempre un bel sentiero.
Arrivati tra i primi in vetta, ce la siamo goduta prima dell’arrivo di orde di escursionisti (anche oggi circa 50), per poi iniziare la discesa con la traversata alla Forcella de Sieles, percorso molto facile ma panoramico e remunerativo, con varietà di ambienti e scorci davvero spettacolari. Poi con giornate terse come oggi (qualche nuvoletta bianca a completare il paesaggio da cartolina), il panorama è davvero sconfinato. Molto belli i pinnacoli che si aggirano, dalle forme stravaganti. Qualche breve tratto attrezzato (utile in caso di terreno ghiacciato) e siamo alla Forcella Sieles, da cui un bel sentierino ci permette una veloce discesa fino a ritrovare la traccia percorsa in salita nella Val de la Roa. Da qui in breve facciamo ritorno al rifugio Firenze.
Seconda gita in compagnia degli amici del Cai Ligure di Genova, nei quali ormai sono infiltrato fisso. Bellissima giornata e gita spettacolare, forse per ambiente, panorama e scorci, ancora più di soddisfazione rispetto al Sass Rigais salito il giorno precedente (e sopratutto un po’ meno affollata). Degna chiusura della tre giorni dolomitica, come prima volta per me davvero non potevo chiedere di meglio!