Dufour (Punta) o Dufourspitze Via Normale della Cresta Ovest

Dufour (Punta) o Dufourspitze Via Normale della Cresta Ovest
La gita
sensacugnisiun
5 24/07/2018

Giornata splendida e ottime condizioni per un gitone lungo e impegnativo ed in un contesto imponente dominato dalle magnifiche Nord. Condizioni perfette su tutto l’itinerario, assenza di ghiaccio sulle creste, ghiacciaio ben chiuso, roccia asciutta. Il sentiero per il rifugio passate le scale e la lingua glaciale traversa per scomoda pietraia verso il lago blu e raggiunge il rifugio per ripidi tornanti e qualche roccetta. Non si fa il giro largo sul ghiacciaio come anni fa. Partenza poco prima delle tre, assenza di vento e clima mite, zero termico a 4000 circa ma traccia e neve ottima anche in basso. La pendenza del ghiacciaio è molto progressiva e consente di guadagnar quota senza eccessiva fatica. Terminale per la Satteltole che si passa per un ponte ancora buono ma ne avrà per poco, occorrerà spostarsi più a sinistra. Primo tratto di cresta non oltre i 40 e abbastanza largo, ben gradinato, poi roccette pressochè orizzontali intervallate a tratti nevosi, non difficili. Sulla seconda rampa nevosa la pendenza è analoga ma la cresta più stretta, nei lati a nord tratti in neve recente ancora farinosa e abbastanza profonda. La parte rocciosa finale è la più impegnativa, il camino di terzo sotto la croce è risolto da una corda fissa con nodi su cui nel primo paio di metri ci si paranca a bracciate per raggiungere i comodi gradini di uscita. Altri tratti impegnativi sono un ripido canalino nevoso di una decina di metri dopo un traverso a nord (cordino per sicura) e poco prima un breve passaggio su pietrone ben incastrato ma che muove leggermente. 6h scarse per la salita e piacevole sosta in vetta con assenza di vento e sole caldo, un altro paio di cordate sull’itinerario ed un’altra in uscita dalla Rey, pulita nei tratti chiave. Normale italiana non tracciata e che appare ben impiastrata e più impegnativa. Una cordata in salita verso la Norden (poi persa di vista), ancora non tracciata dopo le recenti spolverate. Il passaggio della terminale prima della Silbersattel appare difficoltoso, la fenditura taglia tutto il pendio, lo spettacolare ponte seguito anni fa non sembra attualmente percorribile. Rientro con le dovute cautele sulle roccette, faccia a valle sulle creste e neve ancora con ottima tenuta su tutto il ghiacciaio. Ancora 3h per Rotenboden, raggiunta rabastandosi con calma alle 4, in buona parte su scomodi sassi e ghiaccio, solo l’ultima oretta di comodo sentiero, ma si sapeva.
Rifugio come noto moderno e accogliente, wifi e piccole confortevoli camerate. Cena alla svizzera, molti condimenti a coprire incerta provenienza, comunque propongono il bis del mangime. Colazione alle 2, al contrario completa e abbondante.
Gran due giorni di piena soddisfazione in ambiente sontuoso, itinerario e meteo ideali. Un grazie a Giorgio e al socio per la bella salita, a lungo programmata e concretizzata. Lato B del Rosa che finiti i trenini si conferma selvaggio e di tutt’altro sapore. Salut!

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