Partenza dal Gnifetti. Ormai per aggirare tutti i crepacci si deve percorrere un sacco di strada, circa 2 ore al colle del Lys.
Noi abbiamo attraversato a centro della conca e poi siamo stati a destra. Per ora una buona traccia con pochi crepi e tutti evidenti, che poi prosegue verso la Monterosa Hutte (!). Per attaccare la via si deve attraversare un pezzettino di ghiaccio nero.
Via completamente pulita e senza neve fino alla vetta, 2 ore senza perdere tempo.
In caso di dubbio: seguire le ramponate.
Discesa impegnativa, sempre secca e con le placche su cui conviene fare delle calate sugli spit fino al colle, dove si rimettono i ramponi.
Risalita alla Zumstein buona, le rocce sono pulite, esile la cresta sommitale (incrocio impossibile) ma per ora tiene.
Partiti a mezzogiorno dalla base della Zumstein per scendere, gli unici 2 uomini su tutta la traccia tra Margherita e Gnifetti, gli ultimi ponti sotto la Piramide sono al limite della tenuta.
Guardando le foto di agosto dell’anno scorso, non c’è paragone rispetto a quest’anno per totale assenza di neve sulla Dufour, che sulla parte sommitale avrebbe facilitato la progressione.
Con l’inarrestabile Mauro Sorega Soregaroli.
Copertura cellulare cellulare Svizzera sulla salita, poi buco fino al colle del Lys con Vodafone
Complessivamente un itinerario lungo e che, anche per via di certe descrizioni, non deve essere sottovalutato. Se la cresta Rey in queste condizioni è una pacchia, la mancanza di neve negli altri tratti rende le cose più laboriose, anche la discesa alla Gnifetti su certi ponti di neve.