Dufour (Punta) o Dufourspitze Cresta Rey

Dufour (Punta) o Dufourspitze Cresta Rey
La gita
enzo51
5 17/08/2016

Dal Giordano al Balmenhorn in 10 cm di fresca della notte precedente all’attacco tutto da battere. Poco il tempo per acclimatarsi adeguatamente. Gli impianti se da un lato aiutano, per altri versi devastano. Ma il tempo per fare le cose con calma come una volta ai giorni nostri, abituati ormai a una vita sempre piu’ frenetica, non c’e’ piu’. Una linea perfetta, che conserva tutto il suo fascino di sempre, anche a ormai 33 anni di distanza dalla prima ascensione solitaria. Molta neve in cresta ma con rigelo ottimo, malgrado ad oggi e la roccia a prevalere rispetto ad allora, quando i ghiacciai all’epoca di roccia ne lasciavano affiorare porzioni ben piu’ ridotte. Il meteo anche stavolta dalla nostra parte, ci ha consentito di portare a termine in sicurezza e con gran soddisfazione quest’impresa dio tutto rispetto fin sul tetto della seconda montagna piu’ alta d’Europa, per una via tutto sommato non banale in ambiente severo, dove e’ meglio non farsi sorprendere dal maltempo. Quindi occhio..ben allenati..ben acclimatati e ottime capacita’ a muoversi in terreni che richiedono un abbondante sforzo fisico ,e una buona tenuta nel tempo. Viste le tante ore di permanenza in quota, all’istante ecco che tutto diventa piu’ difficile, anche il semplice scatto di una foto puo’ diventare problematico in certe situazioni.

La discesa per la normale:
Non c’e’ scampo se si vuole tornare agli impianti e non rischiare di perdere l’ultima corsa a scendere delle 5, dopo le fatiche della Rey, che porta a essere gia’ stanchini, con ancora tutta una meta’ della giornata ancora da spendere lungo questa cresta di aspetto arcigno e scoraggiante, con una risalita che ti mette ko gia’ anor prima di mettere piede sulla Zumstein, pero’ qui al sicuro al termine delle difficolta’ , scendibilissima anche con nebbia tramite i larghi pistoni della Gniffetti. Gia’ percorsa una volta molti anni fa’. Apparentemente nulla sembra cambiato. In realta’ le montagne non son piu’ quelle di allora, e come mutano loro molto lentamente nel tempo molto piu’ rapidamente e in peggio ( il tempo passa..) mutano le condizioni umane..nel senso che si invecchia..la regola e’ pero’ cercare di tener duro piu’ che si puo’ finche’ si puo’..Condizioni perfette con traccia ben battuta da guida con cliente che ci hanno agganciato sulla Rey, che ci hanno ringraziato per aver battuto loro traccia in fase di avvicinamento, da loro ampiamente ripagata per avercela a loro volta battuta al ritorno..perche’ decisamente piu’ veloci di noi.

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