Dufour (Punta) o Dufourspitze Cresta Rey

Dufour (Punta) o Dufourspitze Cresta Rey
La gita
flowered
5 06/08/2007

è stata una traversata magnifica che ci ha saziati di fatica e di emozioni.
l’avvicinamento alla cresta, nel silenzio più assoluto, sotto la stellata luminosa, al cospetto dell’imponente mole dei lyskamm, ci lascia senza parole. simone non riesce a staccare gli occhi di dosso dalla parete nord dei lyskamm, io cerco di non perdere la traccia nel tormentato ghiacciaio grenz (oggi è tutto ben coperto). Entrambi siamo pensierosi sulle difficoltà che dovremo incontrare nell’ascesione ma il grande entusiasmo, in un ambiente grandioso, ci anima e presto ci troviamo all’attacco dello sperone (2h30′ dal rifugio). una cordata a tre con guida ci precede di poco. la salita allo sperone rey è bella e ci impegna psicologicamente; la roccia è solida, l’arrampicata non è mai difficile ma c’è neve – a tratti ghiaccio -nelle cengie. non togliamo mai i ramponi. sarebbero utili friends e nuts(2h40’per la cresta). anche la discesa sull’area cresta della via normale italiana è abbastanza delicata e teniamo alta la concentrazione sino alla vetta della zumstein. anche qui i nostri occhi sono attratti dal pendio nevoso del canalone marinelli e già fantastichiamo discese da sogno in sci. scesi al colle gnifetti, simone insiste a salire sino alla capanna margherita, dal momento che non è stato mai sul monte rosa… la sera prima gli avevo raccontato che durante la discesa avremmo avuto tutti i 4000 più facili li’ a portata di mano… ma io stavo scherzando… arrivati alla capanna, il meteo è sempre bellissimo, decidiamo di proseguire per cresta e scendiamo un ripido pendio con neve dura sino al colle sesia (avessimo avuto gli sci e la tavola…). inizio a sentire un po’ di stanchezza ma simone, mai sazio, insiste e saliamo la bella cresta ne della parrot e scendiamo per la cresta ovest. con una discesa veloce su neve ormai molle (traccia ottima, crepi ben evidenti)dal colle del lys in mezz’ora siamo al rifugio gnifetti dove recuperiamo del materiale e beviamo un carissima cocacola che proprio non và giù. ripartiamo e scendiamo veloci sino al passo dei salati, poi verso il gabiet e per la strada prego il mio santo protettore( san jean di gressoney) che arrivi un fuoristrada… il santo ascolta le mie preghiere ed ecco spuntare dal tornante il 4×4. faccio il segno di autostop e il signore alla guida, molto gentile, ci carica. ringrazio il santo e saliamo in macchina e poi giù verso gressoney…con i ricordi e la stanchezza di una bellissima giornata.

contraccambio i saluti di manuel.

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