Gita lunga ma di grande respiro, con una bellissima risalita nel selvaggio vallone del Duc dove dopo il bivio per il Passo di San Chiaffredo (sotto la Cima delle Lobbie) il segnavia bianco/rosso sparisce ed occorre procedere puntando al canalone di destra (sinistra orografica) seguendo gli ometti o cercando la via migliore tra grossi massi e nevai residui.. Dal Passo (bella panoramica sul vallone tra Passo San Chiaffredo e Passo Gallarino) si ritrovano sbiadite tacche bianco/rosse, che guidano su una labile traccia tra i grossi sassi ed i piccoli detriti del canalone.
Raggiunta a traccia con i bolli arancio che dal Passo Gallarino porta al Colle di Luca prestare attenzione dopo la scritta su una pietra “C. LUCA” e mantenersi alti nell’attraversare il vallone (noi qui abbiamo seguito la direzione della freccia e dopo aver perso la traccia ci siamo calati fino al lago, perdendo tempo e dislivello che poi abbiamo dovuto riguadagnare in una gita già di per sé lunga e faticosa).
Dopo il colletto (q. 2575 m) sopra il colle di Lica, che dà accesso all’omonimo lago, inizia la lunga a bellissima traversata-balcone, che alterna piacevoli tratti di bosco a belle vedute sul fondo della valle Varaita e sui crinali delle valli Maira e Bellino.
Gita effettuata partendo di buon’ora dopo il pernottamento al confortevole rifugio Alevè. Volendo si può pernottare al bel rifugio del Bagnour e togliere così un’ora circa di salita al percorso integrale. Gita da evitare in caso di nebbia. Complimenti a chi ha ideato questo percorso poco frequentato rispetto ai trafficatissimi sentieri del giro del Viso.