Saliamo al bivacco mercoledi pomeriggio con meteo che butta male. Ma è il primo giorno libero dal lavoro dopo 2 mesi e mezzo. Quindi oggi non ci fermerebbe nemmeno un attentato dell’ISIS.
Arriviamo sotto una leggera pioggerella, ma comunque l’aria è calda e anche nel bivacco si sta benissimo.
L’intenzione per il giorno dopo sarebbe fare la cresta del Grapillon, ma non ho voglia di alzarmi prestissimo, quindi optiamo per una più “mansueta” via normale. La traccia sul ghiacciaio è inesistente, ci sono buchi ovunque ed un percorso sottostante alla cresta, pare difficilmente valicabile. Così seguiamo un percorso più ampio sulla sinistra per evitare le zone più rotte.
La terminale è ancora superabile in due punti – in mezzo una voragine. Per la cima saliamo nel canalone lungo lo spigolo sud – marcissimo – ma tanto non abbiamo nessuno sotto. Cima sgombra da neve – panorama spaziale.
Lungo la discesa la neve è cottissima, e oltre tutto nasconde ancora dei bei buchi di cui in uno ci finisco dentro con una gamba. Poi giù di corsa per tornare in tempo al lavoro…
Il ghiacciaio presenta ancora una buona copertura nevosa. Le parti di ghiaccio secco sono poche, nonostante la stagione al termine. Tuttavia i buchi nascosti sono parecchi. Viste le temperature si consiglia una partenza ed un ritorno per tempo.
Con Elisabetta