Partiti alle 4 dal bivacco, zero termico a 3300m anche se per parte della notte è rimasto nuvolo e non ha rigelato completamente ma comunque a sufficienza, nella neve si sfondava giusto quei 10-15 centimetri ma non di più.
Parete in ottime condizioni tutta da tracciare, c’è ancora parecchia neve.
La terminale si passa bene, noi siamo passati al centro dove c’è la roccia più grande, appena sulla destra/dietro c’è un “canalino” ghiacciato tra la roccia e la terminale che al momento si sale bene anche se colava un po’ d’acqua e se arriva caldo potrebbe sparire in fretta.
Goulotte e tratto di misto in alto in condizioni perfette, fatti due tiri da circa 50-60m.
Dal bivacco per scendere al ghiacciaio siamo andati a un colletto poco dopo il bivacco da cui parte una cengia sulla sinistra che si mantiene alla stessa altezza del colletto, si incrocia prima un chiodo con cordone e poco dopo una sosta a chiodi (fettuccia un po’ al limite, a breve da sostituire) da cui ci siamo calati sul nevaio sottostante (noi avevamo una corda da 60m, è comunque sufficiente una da 50m). Da lì scesi su sfasciumi verso destra (faccia a valle) fino alle lingue di neve che scendono sul ghiacciaio.
Gita molto bella e isolata, solo io e il socio di Danza Verticale in forma smagliante su questa bella parete