Nadelhorn Nadelgrat dalla Mischabelhutte

Nadelhorn Nadelgrat dalla Mischabelhutte
La gita
marcotezza
5 19/07/2014

Finalmente la Nadelgrat. Saliti venerdi’ nel primo pomeriggio alla Mischabelhutte.Salita diretta con tratti ferrati semplici ma a volte esposti. Buon trattamento alla capanna, non eccessivamente affollata. Partenza alle 1.45 prima su crinale detritico sovrastante il rifugio, poi su neve dura ma con traccia faticosa rovinata dalle discese del giorno precedente. Raggiunto il colle Windjoch la discesa dal versante opposto piuttosto ripida era tracciata abbastanza bene. Conviene tenere la destra scendendo, visti gli enormi crapacci che potrebbero complicare la discesa soprattutto se fatta con il buio.
Si scende per oltre 300 metri (da 3870 del colle a 3550 del piano sottostante) passando sotto gli imponenti seracchi sulla sinistra. Siamo saliti per il canale classico di sinistra superando due terminali. E’ un canale non molto pendente ma puo’ essere problematico se non in condizioni.
Verso i 2/3 del canale (quota 3820 circa) ci si sposta a destra per una cengia detritica (facile) di una ventina di metri fino ad un evidente fittone. Si prosegue per facili roccette (max II) incontrando alcuni fittoni e qualche spit. Si esce 20 metri piu’ alti del colle.
Il canale percorso prima dell’alba è sufficientemente sicuro, tuttavia con molte persone sopra occorre prestare attenzione. Abbiamo preferito salire le roccette del canale senza ramponi, le altre due cordate invece con ramponi ai piedi.
Al colle, rimessi i ramponi, abbiamo percorso tutta la cresta sino al Dirruhorn. Un taglio tracciato su neve dura ci ha fatto risparmiare un po’ di tempo a pochi metri dalla vetta.
Alle 6.30 in vetta al Dirruhorn in una giornata fantastica.
Vista di qui la cresta da fare dimostra tutta la sua lunghezza. Quindi di nuovo al Dirrujoch e con calma su per l’Hobarghorn. La prima parte è in misto, sempre facile, tratti detritici alternati a piccoli passaggi dove la picca è d’imbroglio. A metà inizia un tratto nevoso, ripido ma non troppo e un po’ esposto. In breve sotto il castello sommitale che si sale a sinistra per un tratto di misto ripido. Si raggiunge la cresta e in breve la cima. Discesa nevosa e facile fino alla sella nevosa da dove inizia la cresta per lo Stecknadelhorn. Questo tratto è il piu’ difficile di tutta la salita. Oggi in condizioni perfette. Neve dove ci vuole e rocce pulite dove servono. Comunque tenendo il lato destro non ci sono difficoltà. Qualche tratto ripido in neve e qualche passaggio un po’ esposto su roccia fino a pochi metri dalla croce di vetta raggiungibile facilmente.
Discesa su tratto di roccette facili sino al colle, un piccolo tratto di cresta nevosa estetica ed aerea e infine il taglio sotto la cima del Nadelhorn che oggi è in condizioni molto buone in neve con ottime impronte raggiungendo la normale del Nadelhorn a pochi metri dalla vetta.
Discesa per la normale del Nadelhorn tutta in neve con buon traccione. A metà della cresta in piccolo tratto in ghiaccio che aggira alcune roccette non crea problemi.
Dal Windjoch al rifugio neve ormai sfondosa e faticosa.
In totale 11 ore da rifugio a rifugio con andatura molto lenta. Discesa dal rifugio a Saas Fee puro esercizio di volontà.
Note personali: l’itinerario è lungo ma fattibile. Noi siamo saliti sempre in conserva corta. Non ci sono doppie quindi un cordino da 30 mt è piu’ che sufficiente. Protezioni veloci al momento inutili. Ritengo che il punto piu’ problematico potrebbe essere il traverso sotto il Nadelhorn: se in ghiaccio prevedere qualche vite in piu’.
Altra considerazione è il prezzo dell’acqua al rifugio: 13 euro o 17 f. per la bottiglia da un litro e mezzo.
Gran gita con roby.

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