Nadelhorn Nadelgrat dalla Mischabelhutte

Nadelhorn Nadelgrat dalla Mischabelhutte
La gita
smarchio
5 27/07/2013

Finalmente le condizioni della Nadelgrat sono adeguate alle nostre caratteristiche: canalino al Dirrujoch tutto innevato, traverso sotto il Nadelhorn tracciato e innevato, cresta “asciutta”, tempo previsto bello e caldo. Decidiamo di partire il giovedì e alle 13:00 del giorno dopo siamo alla Mishabelhutte che è stata completamente ristrutturata dall’ultima volta che ci sono andato. Menu valido, solo un’altra coppia di italiani (una guida: Barnasse Marco e cliente), la maggior parte tedeschi un po’ “freddini” e poco disponibili allo “straniero italiano”; esempio è che l’unico cartello tradotto in 4 lingue tra cui l’italiano è quello che dice di “lasciare in ordine le cuccette”. Nessun altro aiuto a chi non sa il tedesco….
Al mattino sveglia alle 01:30 e un’ora dopo in cammino con la luna quasi piena e calante che ci accompagna illuminando tutto quasi a giorno (le frontali erano utili, ma non indispensabili). Andiamo di passo lesto e raggiungiamo il Windjoch in 1h30′ dal rifugio. Ci caliamo dal”altra parte seguendo una evidente traccia che ha notevolmente contribuito al contenimento dei tempi, in quanto dall’alto non è proprio evidente dove passare. percorriamo quindi il ghiacciaio con un ampio semicerchio fin sotto al canalino, e qui ci leghiamo, che rimonteremo fino al Dirrujoch che raggiungiamo alle 6:40 ca. Comprendiamo bene il significato di raggiungerlo prima che il sole faccia capolino perché, quando eravamo quasi “fuori”, abbiamo visto gli effetti del disgelo: le pietre cominciavano a cadere. Altre 3 cordate lo percorrono con noi e tutti, tolti i ramponi, verso il Dirruhorn che raggiungiamo, tutto in conserva lungo la cresta e con qualche passo di arrampicata seppure facile, in 1h; il ritorno al colle ci richiederà lo stesso tempo. Sempre senza ramponi percorriamo quindi la cresta verso il Hobarghorn fino alla cresta che, divenuta nevosa, ci fa calzare nuovamente i ramponi. Dopo un ultimo tratto di facile arrampicata sbuchiamo in cresta in vista della vetta che raggiungiamo alle 10:00 (1h30′ dal colle). Da qui,dopo una sosta di quasi 20′, calziamo i ramponi e discendiamo per la cresta nevosa e facile fino al colle (Hobarjoch) in 10′. Quando la cresta ridiventa rocciosa, decidiamo di tenere i ramponi e di nuovo in conserva procediamo (quasi sempre leggermente a dx del filo di cresta) con qualche passo di facile arrampicata, ma talvolta esposta e con tanta camminata su sfaciumi. Raggiungiamo la vetta del Stecknadelhorn verso le 11:30 (1h dal colle). Da qui vediamo la traccia che conduce alla normale del Nadelhorn che entrambe abbiamo già salito. E’ innevata e scopriremo percorrendola che solo nella parte centrale per una decina di metri ha delghiaccio vivo sotto poca neve oramai marcia. Senza particolari problemi arriviamo sulla traccia di discesa alle 12:00. Da qui è una lunga marcia dapprima in cresta fino al Windjoch, poi sul ghiacciaio fino alla cresta del rifugio dove ci sleghiamo e ci spogliamo (fa un caldo terribile). Alle 14:00 siamo al rifugio. Velocemente ci prepariamo e ripartiamo per l’ovovia che raggiungiamo alle 16:30 (2h) giusto in tempo prima della chiusura (nessuno di noi aveva voglia di “sgamalare” altri 500 m fino a Saas Fee!! dopo aver percorso poco più di 2620 m di dislivello e 19, 2 km in totale.

Considerazioni: premesso che sono valide per l’alpinistamedioquartogradistachelavorainufficio, categoria cui appartengo, con un allenamento medio e con le condizioni da noi trovate, la gita è fattibilissima senza particolari problemi. Fattori critici di successo: acclimatamento (se si potesse fare dopo un periodo di qualche giorno a spasso per i monti oltre i 3500 m, si potrebbero ridurre i tempi e la fatica in modo considerevole), allenamento (è una gita lunga e, non essendo professionisti della montagna, è necessario comunque non sottovalutare l’esigenza di una necessaria preparazione). Sembrano banalità, ma mi sento di esprimerle più che altro per ripetrle a me stesso…
Ho voluto inserire i tempi da noi impiegati per dare un’idea di massima.
Un saluto a Marco che ha “tirato” tutto il canalino facendo la traccia anche alle altre 3 cordate!!
INSERITO TRACCIA GPS

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