Diable (Cime du) da Les Mesches

Diable (Cime du) da Les Mesches
La gita
daniele64
4 09/07/2014

Premetto che purtroppo non sono arrivato in vetta alla Cime du Diable. Fidandomi troppo di Meteofrance , che prospettava mattina e pomeriggio soleggiati , sono partito dal Lago delle Mesce alle 6,30 con una bella giornata tersa e piuttosto freddina (7°). Col senno di poi sarebbe stato meglio salire in auto ancora un po’ sino al Gire d’Etape della Miniera , accorciando di almeno un chilometro e diminuendo il dislivello di un centinaio di metri a tratta. Ho proseguito seguendo le indicazioni in parte sulla pista sterrata e soprattutto per i bellisimi sentieri che la affiancano , sino al Rifugio delle Meraviglie ( 2 ore e mezza ). Indeciso se provare la Cime des Lacs o la Cime du Diable , il tempo ancora ottimo e già caldo mi ha fatto optare per la seconda. Ho quindi deviato a sinistra costeggiando nell’ordine il Lago Fourca , il Lago del Trem ed il Lago della Muta , arrivando ai due Laghi del Diavolo. Qui una serie di fattori mi ha fatto cambiare destinazione. Il meteo stava cambiando rapidamente , il Passo del Trem era ancora abbondantemente innevato , le mie gambe non erano molto in forma e per finire la salita verso la cima non sembrava agevole , anzi mi appariva ripida ed un po’ esposta ( In realtà non presenta alcuna difficoltà ! ). Insomma , per farla breve , non me la sono sentita e ho deviato per il Pas du Diable e per il soprastante , agevole , ma anonimo Monte Macruera (2556 mt. ) , da cui mi sono goduto lo spettacolare panorama sino alla Costa Azzurra e la “conquista” della Cime du Diable da parte di un gruppetto di escursionisti che mi precedeva. Nel frattempo il cielo si era coperto quasi completamente , così,un po’ deluso , sono sceso al rifugio , indeciso se provare almeno ad andare a vedere i graffiti preistorici con la guida . All’ una il meteo ha deciso per me e prima sotto una sottile grandinata e poi sotto una pioggerella costante me ne sono tornato all’auto percorrendo tutta l’infinita pista sterrata , un po’ più lunga ma anche più agevole del sentiero dell’andata ( 9° alle Mesce !).

Anche stavolta tutto solo , anche stavolta la zona , nonostante le previsioni di Meteofrance , non mi ha fatto mancare il consueto slavazzo . Comunque sempre posti molto belli , con scorci spettacolari. Non tantissima gente in giro , probabilmente tutti francesi. Sul Lago Fourca ho incontrato un bel gruppo di camosci con i piccoli e l’unica marmottona di giornata. Il non essere riuscito a “farmi” la Cime du Diable mi è spiaciuto parecchio , però mi sono ripromesso di riprovare , magari passando dall’Authion da cui dovrebbe risultare più agevole . Le mie ginocchia hanno sofferto un po’ il dislivello (almeno 1200 mt.) e soprattutto la lunghezza dell’escursione (circa 24 chilometri,direi.)

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