Una signora via, in particolare dopo i primi tiri disturbati dall’erba – e ieri anche dall’acqua, a quanto pare la parete non si asciuga velocemente.
Dal quinto tiro la bellezza e verticalità dei tiri decolla decisamente: l5 arrampicata sostenuta e spettacolare in spaccata, l6 non difficile ma bella esposta, l7 e 8 bei diedri da proteggere, l9 lama magnifica con passo duro in uscita, l10 bel passo per uscire dal diedro e dalle difficoltà, sosta finale su cordone viola attorno a un masso.
Chiodi vecchi ma cordini nuovi alle soste, qualche chiodo lungo i tiri e ottime possibilità di integrazione.
Discesa facile, all’inizio non segnalata (vs sx spalle alla parete) ma subito si arriva al sentiero segnato dal passo destrera (comunque visibile dalla vetta).
Siamo arrivati dal pontese, bella sbigolata in giornata, idealmente ci sta una notte al pocchiola ma è anche vero che si scala a ovest quindi meglio non attaccare troppo presto.
Emozionante rivedere la pietraia dalla quale siamo scesi nel 2009 persi in uscita dalla Leonessa-Tron, e il lago e il Pocchiola e via dicendo. Gee, sono passati dieci anni, e guarda caso stasera viene Paolo a cena…
Stavolta ricorderò il boato del tuono mentre furiosamente disseppellivo il guscio dallo zaino alla bocchetta di valsoera, l’acqua l’abbiamo presa e pure la nebbia, ma poteva andare ben peggio…
E poi i dubbi in sosta lungo la prima metà della via: se sta’ roba mi piace davvero o è più una via della croce di una qualche mia religione personale… ma dopo due spaccate su l5 i pensieri sono andati via, per il momento…
Con Giovanni, intimidito dalla severità della parete scura, fredda e bagnata sul primo tiro, ma poi si è sintonizzato su radio piantonetto e ha preso a macinare i tiri come al solito…