Fiduciosi di poter salire alla P.Deserta da Noasca per il sentiero riportato sulle mappe all’1:25.000 con il n.514, abbiamo riscontrato di persona che questo sentiero in realta’ ormai non esiste piu’.In larga misura a causa dell’estrema ripidezza e franosita’ dei terreni e per l’intensa attivita’ valanghiva che proprio a fronte della natura impervia dei luoghi attraversati, questa avviene in misura rilevante. Ed e’ proprio su questo tipo di terreno che siamo venuti ad impattarci nel tentativo di aprirci un varco nella fitta vegetazione(roba da veri ravanatori come direbbe qualcuno)e che ha finito per risultare un severo banco di prova e dalla quale ormai non restava altro da fare che procedere verso l’alto e sperare di uscirne quanto prima, si da porre fine a questo calvario dal quale a nostra insaputa abbiamo finito per subirne le conseguenze. Ma come per tutte le cose alla fine si finisce sempre per uscirne prima o poi, accorgendoci che per portare a termine l’opera sin qui a dir poco allucinante, rimaneva ancora il lungo e ripido pendio finale alla vetta; per il quale e stato sufficiente ancora un’oretta a buon passo senza pero’ dover piu’ spostare rami per passare o attaccarsi ai medesimi per non scivolare. Non ci siamo sospinti fino alla Bocchetta Fioria a seguito la visita in vetta, preferendo riguadagnare con discesa diretta il fondo del Vallone Di Deserta e non abbandonarlo piu’ fino a valle.Con Carlo e Giovanni.