- Accesso stradale
- Posteggio sia gratis che a pagamento di fianco alla Skyway
Partiti il giorno prima con la Skyway (salasso, 59€ a/r) e pernottato al Torino (invece incredibilmente economico, 50€ mezza pensione).
Partiti alle 5 dal Rifugio, ghiacciaio in condizioni impeccabili, nemmeno un crepaccio lungo la strada né traccia della terminale. Salita sulla Gengiva invece un altro discorso, 300 mt di dislivello su sassi e sfasciumi davvero precari, ometti sporadici che da sotto non si vedono e svariati passaggi anche di II per arrivare al dente, davvero non mi capacito di come non ci possa essere un ferito al giorno da tanti sassi si tirano giù senza volere. Arrivati all’attacco alle 7 (2h dal Torino), unici presenti sulla via (sarà che era nuvoloso e il vento tirava fino a 60km/h…). Via in ottime condizioni, con sole e scarpette si può tranquillamente fare in libera, ma i canaponi sono tanti e oggettivamente utili in alcuni tratti che con scarponi sono davvero duri.
Arrivati in Vetta dopo 2h (4h totali), iniziamo le doppie sul lato sud, consiglio vivamente 2 doppie da 50mt più una corta fino in fondo, ricordarsi che la sosta per la prima doppia da 50 è tutto a sinistra faccia a monte su di un grosso terrazzo; in ogni caso, la discesa è piena di soste ogni 10-15 metri, quindi anche in caso di affollamento ci si può calare contemporaneamente (con più di 3 doppie però). Rientro per la Gengiva delirante come la salita, menomale che non c’era anima viva perché si smuove davvero qualunque cosa anche se si sta fermi. Semplice il rientro al Rifugio ma su neve ormai smollata dal Sole.
Gita di grande soddisfazione con l’irreprensibile Ferrovier Pietro!
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