Partiti con la prima benna delle 6.30, arrivati al Torino in un tempo da lupi. Un attimo di indecisione, ma poi si parte su una traccia con zero rigelo.
Salita alla gengiva notevolmente cambiata rispetto a due settimane fa. La mattina terminale abbastanza chiusa, canalino secco ma si sale ancora bene. In discesa invece il canalino è molto sfondoso e la terminale molto aperta, abbiamo dovuto saltare.
Dopo il canale si sale sempre senza ramponi.
Sulla salita si è detto tutto, non aggiungo molto. Un po’ di verglas nella parte alta, ma non ha disturbato. Non servono protezioni, solo rinvii (eventualmente un cordino per machard per il canapone).
Come spesso capita sul Bianco guida con cliente dietro di noi all’attacco che ha dovuto superarci passandoci sulla testa nei primi due tiri.
Salita nella prima metà molto gestibile, poi per me è diventata molto fisica, da non sottovalutare. Parte finale in cresta bella, panoramica e abbastanza facile. Dalla cima panorama fantastico (ma in queste zone è una costante).
Discesi con 3 belle doppie filanti.
Non abbiamo trovato molte cordate essendo venerdì (probabilmente il tempo delle prime ore del mattino ha scoraggiato molti). Saremo stati in 6 cordate.
Infine lunga discesa al Flambeaux dove abbiamo pernottato preparandoci alla gita del giorno dopo.
Con Lorenzo