Dente del Gigante Geant Branchè

Dente del Gigante Geant Branchè
La gita
kakuna
4 20/07/2021

Traccia autostradale fino alla terminale che si passa agevolmente sulla sinistra.
Il canalino e la gengiva si salgono senza problemi grazie all’ottimo rigelo notturno.
L1 : La via attacca dalla terrazza in comune con la normale, dove è presente una corda fissa. Arrivati alla prima sosta a fix proseguire dritti, fino ad arrivare ad un chiodo e cordone non visibile dal basso che procedono il chiave. Passo chiave della via non semplice a causa del freddo e dita completamente insensibili. La sosta è poco dopo ed è da attrezzare , è presente solo un cordone molto vecchio. Io ho usato uno spuntone e due nuts controventati, ma le possibilità sono molteplici.
L2 proseguire dritti senza convergere verso la normale. Sosta su un fix con maglia rapida difficilmente integrabile. Io l’ho rinviato e ho unito L2 e L3
L3 puntare all’evidente diedro e salirlo fino al termine. Tiro che da solo vale la salita. Sosta su un fix con maglia rapida collegato con cordone ad un sasso incastrato e chiodo.
L4 salire puntando al chiodo ben visibile e poi uscire a sinistra fino ad incontrare un fix con maglia rapida , conviene rinviarlo e attraversare orizzontalmente a sx verso una sosta a fix con catena.
Di lì seguire la normale fino in vetta.
Nonostante il freddo siamo saliti in libera con le scarpette.
Le calate sono molto trafficate ma essendo presenti molteplici soste dopo la prima in comune basta distribuirsi.
Prestare attenzione all’orario perché la discesa dalla gengiva con neve sfatta è faticosa oltre che pericolosa

Via molto bella che merita sicuramente una ripetizione, peccato che una volta raggiunta la normale sembra di essere al mercato.
Cordate che si passano una dentro l’altra, intasamenti, urla, tutto dovuto alla presenza dei canaponi che invogliano alla salita anche cordate non tecnicamente preparate.
Data l’esposizione della parete mettete in conto di patire del freddo o se aspettate il sole di tornare indietro con la gengiva in pessimo stato.
Ringrazio il rifugio Torino per l’ospitalità impeccabile.
In cordata con Marco

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