Dent Blanche – Cresta Sud

Dent Blanche – Cresta Sud
La gita
dutur
4 28/08/2011

Dopo la tempesta di venerdì notte si vedevano depositi di neve e grandine fino dalla partenza a ferpacle. Andando verso la vallata le montagna erano tutte imbiancate e lungo la via di salita al rifugio abbiamo incontrato tutti alpinisti discesi a valle senza aver raggiunto la vetta.

Invece è venuta fuori una giornata stupenda. Scalata lunga, imbottigliamenti e ingarbugliamenti vari da traffico ma comunque una scalata eccezzionale.

Montagna bella e severa di grande fascino. La salita al rifugio nonostante la lunghezza non stanca ed è sempre piacevole (morena a parte). La salita alla cima è sempre impegnativa, fin dalle roccette sopra il rifugio.
La cresta era abbastanza innevata, ma nelle parti più difficli il vento di sabato ha spazzato la neve permettendo una progressione sicura.
Siamo saliti sempre con i ramponi.
Canale di aggiramento del gendarme ben innevato.
La discesa è anche più lunga e impegnativa della salita.

Come ovvio all’ultima doppia si incastra la corda con ulteriore perdita di tempo aspettando le cordate che ci seguono per liberarla.

Alcune note:
1) i fittoni nel canale del grande gendarme sono 5. Le doppie di discesa in genere sono quattro, a meno di non fare l’ultima calata molto lunga, arrivare ad una sosta con spit e mallion e traversare su roccette inclinate ma facili fino al terrazzino.
2) dopo il gendarme fessurato a monte della forcella del grande gendarme si supera un piccolo torrione e ci si deve spostare sul lato dx (salendo) per cenge e canalini aggirando il secondo gendarme e riportanrsi in cresta. Si supera una piccola torre e alla sella successiva si scende verso il lato sx (lato ferpacle)
3) il superamento del gendarme della corde è la parte pià difficile della scalata. Si scende in obliquo qualche metro (chiodi e sosta su mallion) si traversa per chiodi fino a risalire una specie di fessura obliqua fino ad un terazzino sotto un pultipo roccioso (sosta su cordone). Si aggira il pulpito e con 2-3 spit si riguadagna la cresta. Tratto delicato noi lo abbiamo trovato incrostato di neve.
4) scendendo all’altezza del terzo gendarme non fare l’aggiramento ma salirne la sommità e calarsi in doppia alla forcella oppure alle cenge sottostanti.

Grande scalata con Carlo

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