Nonostante in molti me ne avessero parlato come una falesia tendenzialmente “affollata”, il fatto di essere venuti a scoprire La Sfinge durante un anonimo Giovedì di Gennaio si è dimostrata una mossa vincente, facendoci passare una piacevole giornata di arrampicata solitaria.
Considerato il fatto di essere venuti d’inverno sono risultati praticabili solo i settori Sud e il Masso dei 7 Nani, sebbene alcune vie fossero comunque troppo bagnate per metterci le mani.
Si è infatti sempre fatta sentire molto presente l’umidità, complice il torrente vicino, specie durante l’avvicinamento: alcune pietre erano veramente scivolose.
E’ stato molto bello notare la cura del posto, la base era molto pulita e sembra che alcuni lavori siano ancora in corso (alcuni arbusti sembrava fossero stati rimossi non più di 10 giorni fa).
La roccia in sé però non ci ha entusiasmato, ma forse solo perchè non abbiamo fatto in tempo ad abituarci.
Le vie provate sono state:
-“Broccolo”, 4c, una via semplice ed ammanigliata per iniziare a prendere confidenza con la roccia.
-“Ghisolo”, 6a+, via molto sfiziosa che a prima vista è difficile da non sottovalutare, ma che si è dimostrata di grande soddisfazione. Nome molto molto azzeccato.
-“In linea di massima”, 5b/c, via che ho trovato decisamente più vicina al 5c che al 5b e che personalmente non mi è piaciuta.
-“Placca batterica”, 6a+, il fatto di non essere riuscito a mettere neanche il secondo rinvio (complici umidità e stanchezza, giusto per trovare una qualche giustificazione) mi ha decisamente intrigato. Torneremo sicuramente anche solo per rimettere le mani su questa via.
N.B. i gradi delle vie si riferiscono a quelli presenti nella guida “Onde di Pietra”, di C. Roccati e F. Pierpaoli.