Dammastock dall’Hotel Belvedere

Dammastock dall’Hotel Belvedere
La gita
barrosismo
4 16/06/2018
Accesso stradale
Furka Pass aperto
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
2100
Equipaggiamento
Scialpinistica

Dal parcheggio si sale un ripido pendio di neve (per fortuna scalinato) e si scende verso il ghiacciaio. Sarà questo il tratto più ripido della gita…Sci ai piedi a 10 minuti dall’auto. Rigelo potente grazie ai 3°C misurati al parcheggio e un vento gelido. Ho seguito la traccia tutto a destra, ovvero la sinistra idrografica del Rhonegletcher. Alcuni tratti in ghiaccio ma crepacci piccoli ed evidenti. Fino al bivio per il Galenstock si sale poco ma un po’ si sale. Poco dopo inizia il pianoro centrale che è infinito e su neve a gobbe. Non finisce mai. In salita si va dritti all’infinito verso la zona superiore. Finalmente si vede la cima e con un tratto più ripido ci si porta poco sotto la sella tra Schneestock e Dammastock. Un traverso facile (ma oggi ghiacciato) porta al deposito sci. Da qui in un minuto (ramponi non usati), si è in cima. Panorama fotonico, tra i migliori mai osservati. Scendo verso lo Schneestock e poi messi gli sci sullo zaino in pochi minuti sono in cima dopo qualche elementare roccetta. Bella la visuale del Dammastock da qui. Torno agli sci e con un altro diagonale alto mi porto sotto la verticale dell’Eggstock. Deposito sci e zaino e con un sentiero su sfasciume arrivo sulla terza cima di giornata. Discesa con partenza dall’Eggstock alle 10.30 su neve spettacolare ma ancora dura. Pendii larghi e facilissimi fino alla zona a monte del bivio per il Galenstock. Da qui in poi finita la pacchia: sci dritti su gobbette, ci vorrebbe il paradenti e il salvaginocchia. Parte bassa su pendenza nulla, tratti in ghiaccio e spinte: meglio dimenticare ma l’ambiente è talmente bello che passa. Qualche tratto di toboga spezza la monotonia nei brevi momenti più pendenti. La risalita al parcheggio è un’infamata! Visto che non volevo cappottarmi sul tratto di neve a monte del parcheggio sono passato dal negozio di souvenir tra le parolacce in ostrogoto della signora…L’ambiente super e i panorami pazzeschi associati all’ottima neve della parte alta giustificano viaggio e il tremolio della parte bassa del ghiacciaio. Occhio a non divagare troppo sull’immenso ghiacciaio, ho visto gente fare dei bei numeri per tornare sulla retta via persa tra i seracchi. Circa 60-70 persone sul ghiacciaio, molti qui ma almeno una ventina verso il più difficile Galenstock.

Occhio che fino a Novembre in zona Andermatt ci sono dei lavori stradali ovvero semafori che alternano il senso di marcia sulla statale Andermatt-Tunnel. A salire in piena notte ok, a scendere è un cinema. Io ci ho messo mezz’ora Andermatt-autostrada. A salire alle 12 coda di 5 km. Inoltre oggi hanno chiuso l’entrata di Andermatt del Gottardo, risultato: Realp-Milano 5 ore! Informatevi se la chiusura dell’entrata del tunnel del Gottardo è legata ai lavori. Se così fosse conviene fare il passo per scendere verso Lugano-Chiasso.

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