Dalmazzi Cesare (Rifugio) da Arnouva

Dalmazzi Cesare (Rifugio) da Arnouva
La gita
mfkeeper
4 02/08/2014

E’ stato, con rispetto parlando, il ripiego del ripiego. il programma iniziale (già cassato in settimana) era di andare al Polluce, poi venerdì sera si pensava ancora di andare al Bivacco Reinetto-Petit Mont Blanc. Viste le nuvole sabato mattina optiamo per il più comodo Dalmazzi; poi rischiamo di non andare neanche lì; viste infatti le nuvole che riempivano il vallone, si decide per un misero caffé all’Elena. Ottima scelta perché appena entrati comincia a diluviare. Poi scendendo, un po’ si dirada e rioptiamo per il programma “originale” del Dalmazzi.
Si trova ancora neve nell’attraversamento del canale all’inizio della ferrata.
Partiti alle 11.45 al tornante quota 1860, alle 13.20.

Accoglienza ottima al Rifugio, c’eravamo solo noi tre, ma sono stati gentilissimi. Cibo buono e prezzi adeguati. Complimenti!
La “gestrice” (non credo si dica così), mi ha mostrato moltissime vie di roccia classiche e moderne, vicine al rifugio, di cui ignoravo l’esistenza. Sicuramente consigliabile una visita.
Con Melina e Marco in grande forma.

PS: incredibile il ritiro del ghiacciaio del Triolet, probabilmente il più grave che abbia mai visto, molto peggio del vicino e più famoso Pré de Bar. Una litografia e le altissime morene laterale testimoniano che nel 1820 il ghiacciaio scendeva quasi fino ad Arnouva sotto i 1800 m. Oggi la fronte é in corrispondenza del rifugio a 2500-2600 m….insomma quasi 800 metri di dislivello più su, non so se nelle Alpi esistono casi peggiori, neanche il ghiacciaio del Rodano, passato da 1750 a 2350. La lingua valliva ancora indicata in alcune cartine recenti si é completamente staccata nel 1939 ed é sparita sotto i detriti nei primi anni 50. Inoltre anche il bacino di alimentazione oltre i 2800 sembra essersi frammentato in 4 tronconi separati.
Il ghiacciaio così come lo si vede disegnato sulle cartine anni 90 (scendente fino ai 2000 m) era così i realtà negli anni ’20!

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