Cuneo – Ventimiglia per le Via delle Creste,dell’Olio,delle Streghe e dei Frati

Cuneo – Ventimiglia per le Via delle Creste,dell’Olio,delle Streghe e dei Frati
La gita
pierriccardo
4 10/07/2005
Equipaggiamento
MTB

Domenica. S.Bernardo di Mendatica. Colazione alle 7.00, partito alle 7.06!! Da soli si rispettano meglio gli orari ahahah.
Previsioni meteo di nuovo nere.
Un po’ di sole alla partenza , con le nebbie adagiate giù al di sotto di me nel vallone di mendatica e del tanarello, batuffoli di cotone che svanisce piano piano mangiato dai raggi del sole stanco morto come me e che presto, lui, tornerà a dormire sotto le coltri di nuvole nere che gia’ all’inizio del bosco delle navette si stendono sul letto del cielo.
Da qualche squarcio si vede bene il mare: laggiù c’e’ il sole, porcamiseria!
Ho calcolato che qui dovrei incontrare i miei amici barbieri coi bambini, partiti dal colle di Tenda alle 6 ( bel coraggio con questo tempo, ma complimenti!
Infatti alle 9.30, a metà del bosco, dove al solito chi ci va da solo, nelle favole, incontra il lupo cattivo, io li ho incontrati: lupi e lupacchiotti infreddoliti più di me, perché loro erano in discesa e io no: vestiti come il 25 dicembre, ma imperterriti. Ho incontrato solo loro, due moto e 4 auto, mucche e cani.
Arrivato al Colle dei Signori avevo 3 possibilità di andare alla Certosa di pesio:
1—Colle del Pas,(2342m) lago Ratavuloira, Porta Sestrera, Rif. Garelli, Certosa.
2—Passo di Scarasson (2302), conca carsene, Passo del Duca, Certosa
3—RIF. Morgantini (2270), gias Ortica, Passo del Duca, Certosa..
L’unica ragionevolmente da fare con una nebbia visibilità 5m. era la 3.
Ma io no: voglio accorciare e farne una nuova: scelto la 2: ho incontrato uno a piedi che, fatti 100m verso il Marguareis mi chiede se la via e’ quella: gli dico credo di si’ ce n’e’ una sola. Ma con questo tempo “lui” torna indietro. Io no! Trovo delle indicazioni: Passo Scarasson con delle belle tacche rosse e grosse e le seguo; ad un bivio, nessuna indicazione: prendo in salita: l’altra scende: era quella giusta: quando capisco che sono ben sopra i 2300m decido di vedere dove va( bici a spalle è inteso) : le tacche rosse mi sembrano dipinte da un ubriaco nella nebbia con voglia di scherzare, ma forse sono solo stanco.
Dopo 2 ore e mezza vedo una croce : sono salvo: vado a leggere : Punta Marguareis, m. 2658:
Mischia non l’ho mai fatta né a piedi né cogli sci, proprio in bici dovevo arrivarci? Scrivo sul libro di vetta su quaderno bagnato.
So bene che ci sono burroni, quindi oramai sono lì, cerco un altro sentiero che scenda di là, canale genovesi o torinesi, al Laghetto Marguareis.
Infatti trovo altre tacche che, secondo la cartina dovrebbero proprio andare là.
Le seguo fedelmente per 1 ora, tra buchi carsici notevoli e targhettati: siamo a cavallo! Infatti vedo una sterrata: ma, penso, di sterrate dal laghetto marguareis non ce n’e’ proprio, giurerei.
Vado a leggere il cartello nella nebbia che si dirada: “ Colle dei Signori”!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ecco come ci si perde in montagna!!!!!!!! 4 ore buttate via!! Sconforto!!!!!! Ma non sono forse tutte buttate via? O forse nessuna??? E il tempo che cos’è, infine??
Travolto da questi dibattiti filosofici decido che e’ meglio mettersi in marcia, ma mai passerò per il colle di Tenda. La strada troppo sassosa verso il Morgantini è dura, dopo queste 4 ore, ma ci arriverò!!! Infatti non vedo la deviazione ( andavo troppo veloce? Dormivo? C’era la nebbia?) Fatto sta che mi trovo al colle della Boaria e me ne rendo conto.
Fortunatamente il sereno rompe là, a ponente alla montagna, sgombrasi la campagna e, chiaro nella valle, il fiume appare: sì dolce, sì gradita, quand’è, com’or, la vita?..(La quiete dopo la tempesta, Carducci o Pascoli?), Ma è proprio così.
Sarò mica scemo tornare sui miei passi? No! Piglio il sentiero dei cavalli (veri) e degli asini (io) che va al Morgantini: mi faccio un altro culo così, ma alfin ciarrivo.
Ora e’ tutta discesa!! Yahooooooo!!!! In 25 min sono al gias dell’ortica, ma non ho più voglia di salire al passo del duca per 150m, ed allora mi avventuro per un sentiero ( segnato a tacche ) che va giù al pis del pesio, facendo però un giro della Madonna, con anche salite!!! Naturalmente tutto a piedi, perché anche dove si pedalerebbe, i freni bagnati dall’erba strappano .
Finalmente asciugo i cerchioni e arrivo al pian delle gorrecon 20 min in sella e mi fiondo nel bar.
Sono le 18. Mi fermo fino alle 19. Alle 19.50 sono a Cuneo, dopo essermi messo in maglietta e pantaloncini al caldo sole di Chiusa Pesio.
I 1800m di dislivello previsto sono diventati 2400.
Della serie: Minchia anche sta volta è andata!!

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